La concentrazione del sistema bancario spagnolo

Banco de EspanaDopo anni di congiuntura economica che hanno portato alla fusione tra le entità finanziare spagnole, oggi, il mercato bancario iberico è costituito da 14/16 istituti bancari, considerando che Catalunya Banc e NovaGalicia (oggi Abanca) continuano a essere di proprietà del Banco di Spagna. Come possiamo evincere dalla tabella sottostante che include le banche spagnole più importanti ordinate secondo il totale degli attivi, espressi in milioni di euro, i primi 5 istituti bancari sono: Banco Santander, Bbva, Caixabank S.A, Bankia Sa, Banco Popular.

Il Banco di Spagna è la banca centrale spagnola e svolge la funzione di organo esecutivo del subsistema creditizio iberico. Ben due terzi degli attivi totali del settore, composto anche da altre banche, casse di risparmio e cooperative di credito, sono realizzati dal Banco di Spagna. La rilevanza del ruolo di questo istituto risulta dunque cruciale per gli sviluppi del settore in ambito nazionale e comunitario.

Tabella

La piaga della concentrazione

Le fusioni e le privatizzazioni realizzate dall’inizio della crisi hanno fatto sì che ad oggi la Spagna abbia uno dei sistemi finanziari più concentrato tra i principali Paesi europei (Francia, Italia, Germania, Gran Bretagna, Spagna). Quindi, secondo un report sulla situazione del settore finanziario pubblicato nel dicembre del 2014 dall’equipe di Bbva, il sistema bancario spagnolo presenta il minor numero di entità in relazione alla grandezza del settore.

Applicando il metodo Herfindahl-Hirschman, uno degli indici per il calcolo del grado di concentrazione in un determinato settore condotto dalla Bbva Research, risulta che il sistema bancario spagnolo ha un grado di concentrazione di 832,7, un gradino sotto rispetto all’Italia (848,8) che detiene il dato più alto; seguono Francia (499,7) e Germania (363,7).

Numerose teorie economiche dimostrano che un alto grado di concentrazione determina una restrizione del dinamismo competitivo e una maggiore possibilità di conduzione di pratiche collusive o di abusi di potere di mercato. Non a caso in un recente studio pubblicato dal Banco di Spagna si è constatato che le imprese e le famiglie spagnole incontrerebbero maggiori difficoltà per accedere al credito rispetto agli altri cittadini dell’Ue.

Molto indicativo è anche il dato della quota di mercato delle principali entità del settore (si veda il grafico in basso). La Spagna si erge come autentica regina della concentrazione, con una percentuale del 57,4%, precedendo l’Italia (51,5%) e il Regno Unito (52%).

Tabella 2

La Bbva Research tiene a precisare che l’impatto di tale fenomeno legato alla crescente concentrazione non ha alcuna conseguenza negativa sulla concorrenza tra le entità che operano nel settore.

Le banche italiane in Spagna

Attualmente, secondo il report dell’Associazione bancaria italiana “Reti estere di banche italiane”, del gennaio 2014, le banche italiane presenti nel territorio spagnolo sono: Intesa Sanpaolo, Ubi Banca, UniCredit Group (c/o Banco PopularEspañol), Gruppo Bancario Mediolanum, Crédit Agricole – Corporate Investment.

Inoltre, secondo quanto riportato da Il Sole 24 ore, nella classifica dei Paesi per spese bancarie, Italia e Spagna occupano rispettivamente il primo e il secondo posto per le elevate commissioni bancarie e per gli scarsi livelli di semplicità e trasparenza nell’erogazione dei servizi bancari.