La Ducale, Gruppo Tecnocasa: sottoscritto ieri il primo rogito per un contratto di affitto con riscatto

L’adozione di questa formula contrattuale, si legge in un comunicato, è la risposta de La Ducale a un mercato in cui la domanda di immobili è in forte contrazione. Le sue cause sono riconducibili ad una riduzione da parte delle famiglie sia della capacità di risparmio che di spesa, ad un’erogazione del credito sempre più selettiva da parte delle banche e ad un generale stato di incertezza, con particolare riguardo all’occupazione lavorativa che spesso fa posticipare la volontà di acquisto.

“Considerata l’esperienza di questi mesi – ha spiegato Alberto Girino, responsabile commerciale della Ducale Spa – non crediamo sia presuntuoso sottolineare anche il positivo impatto sociale di una siffatta formula contrattuale. La maggior parte dei clienti che hanno optato per questo accordo sono appunto giovani che hanno contratti di lavoro a tempo determinato e che quindi attualmente non riescono ad accedere ad un mutuo, ma che hanno già il desiderio di investire i loro risparmi, presenti e futuri, in una casa”.

“Negli ultimi due mesi di attività – ha aggiunto Girino – abbiamo ricevuto molteplici proposte di locazione con riscatto concludendo 40 contratti.  Ieri è stato stipulato il primo rogito relativo al contratto di affitto con riscatto. Gli acquirenti, sono padre e figlio vittime di uno sfratto che lo scorso anno non riuscivano ad ottenere un mutuo a causa del fatto che il figlio lavorava regolarmente da tempo in un azienda ma con contratto a tempo determinato. La formula adottata da La Ducale ha consentito di soddisfare immediatamente l’impellente esigenza abitativa e di preparare in questi mesi la pratica di mutuo in banca in modo che i clienti potessero, in seguito alla formalizzazione del contratto di lavoro a tempo indeterminato, acquistare definitivamente la loro casa”.

Si tratta di un tre locali con giardino nel nostro cantiere di Gerenzano. La formula dell’affitto con riscatto ha consentito ai clienti di avere la disponibilità immediata della loro futura casa di proprietà e di capitalizzare i canoni versati in seguito al contratto di locazione che sono stati scontati dal prezzo di acquisto finale.

“Non nascondiamo – ha proseguito Girino – la soddisfazione di come un’operazione economica (compravendita di un immobile) con una discreta complessità di carattere giuridico (sono stati sottoscritti tre contratti: contratto di locazione, contratto di opzione irrevocabile di acquisto, esercizio dell’opzione con contestuale stipula del contratto preliminare di compravendita) possa aver avuto un risultato socialmente positivo: i clienti non avrebbero avuto altrimenti una casa in cui abitare. A circa un anno dal lancio abbiamo sottoscritto, oltre 40 contratti di affitto con riscatto per un controvalore superiore agli 8,5 milioni di euro. Riteniamo che il successo della formula sia da riscontrarsi oltre che per le caratteristiche sopra riportate anche e soprattutto per il fatto che il cliente che sottoscrive il contratto con La Ducale ha la facoltà, e non l’obbligo, di esercitare l’acquisto e questa libertà, in un momento in cui l’incertezza sul futuro rappresenta il principale freno alla decisione di acquisto, è la chiave di volta. Infatti qualora il cliente conduttore non dovesse acquistare l’immobile nei termini previsti dal contratto d’opzione potrà mantenere in vita il contratto di locazione e quindi continuare a pagare il canone. Siamo quindi soddisfatti di aver adottato tale tipo di contratto che ci permette di andare incontro alle esigenze dei nostri clienti e conferma il dinamismo della società, sempre pronta a trovare soluzioni ai diversi cambiamenti del mercato. Come ad esempio la costruzione di Habitaria, il primo cantiere ecosostenibile nella provincia sud est di Milano. Il complesso sarà uno dei pochi ad ottenere la certificazione energetica Leed”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA