Nel corso del 2015 la crescita dell’export nazionale (più 3,8%) ha toccato tutte le aree territoriali. Il Veneto, con un più 5,3%, è la seconda regione italiana che contribuisce maggiormente all’espansione dell’export nazionale. Anche in un territorio che dimostra dunque una notevole forza espansiva, è importante parlare di internazionalizzazione e di come mettere in atto tutti gli strumenti idonei per conseguire risultati sempre più rilevanti e soprattutto sistemici, frutto di un’azione strategica
La quarta tappa del Roadshow nel 2016 “Italia per le Imprese, con le Pmi verso i mercati esteri” che sì è svolta oggi presso la sede confindustriale di Venezia Marghera, ha voluto proprio offrire un momento di formazione e approfondimento, in linea con l’obiettivo dell’iniziativa, che è sostenere le aziende sui temi dell’internazionalizzazione, fornendo servizi di consulenza e assistenza a quelle realtà che intendono cogliere opportunità di sviluppo e crescita sui mercati esteri.
Filo conduttore degli interventi è stato il focus sulle reti di impresa: l’appuntamento di Venezia è, infatti, il primo di una serie di incontri che il Roadshow organizzato da Ice-Agenzia vuole specificatamente dedicare a questo tema.
All’interno di un percorso di internazionalizzazione, le Reti d’impresa comportano una serie di vantaggi concreti, tra i quali condivisione del sapere, dei progetti di ricerca, delle strategie di sviluppo. Essere in rete rappresenta dunque un’ ulteriore opportunità per superare i confini nazionali, percorso che un’impresa di micro, piccola e media dimensione da sola ha maggiori difficoltà a intraprendere.
Ad aprire i lavori dell’intensa giornata sono stati Matteo Zoppas – presidente Confindustria Venezia – Area metropolitana di Venezia e Rovigo, Aldo Bonomi – presidente RetImpresa e Roberto Marcato – assessore allo Sviluppo economico ed energia della Regione del Veneto.
“L’incontro di oggi – ha dichiarato Matteo Zoppas – è stato il primo con focus dedicato alle Reti d’Impresa. Ciò che lo rende distintivo è, oltre alle esperienze dirette, anche la sinergia che è stata creata da tutti i player locali che ha garantito la partecipazione di oltre 200 aziende. In una fase in cui la condivisione delle conoscenze ha assunto un ruolo fondamentale, fare rete permette di mettere a fattor comune specializzazioni e competenze, poiché l’innovazione è spesso frutto di un processo collettivo e collaborativo. La rete fa sì che il cliente abbia un interlocutore “unico” con vantaggi notevoli in termini di semplificazione procedurale ed amministrativa”.
Anche Aldo Bonomi sottolinea come “Bisogna fare squadra per far crescere le aziende e competere sul mercato”, mentre l’Assessore Marcato ha ricordato l’importanza di dare ai territori maggiore autonomia, in linea con le proprie vocazioni.
Si è poi passati alla sessione tecnica, tradizionalmente dedicata alla presentazione degli scenari internazionali e degli strumenti nazionali e territoriali a sostegno dell’internazionalizzazione.
Claudio Colacurcio – Prometeia Specialist ha segnalato le rete di impresa come uno strumento in più per crescere sui mercati, fornendo una panoramica sulle caratteristiche strutturali: “Il 28,9% delle reti di impresa è baricentrico, mentre il 18,5% è orizzontale e il 66,8% aperto”.
La parola è quindi passata a Fulvio D’Alvia – direttore RetImpresa, che ha ricordato come crescano le start up che entrano nei contratti di rete, strumento ideale per l’internazionalizzazione delle Pmi.
“Il gioco di squadra è un fattore sempre più decisivo per cogliere con successo le sfide della competizione globale. Questa è una verità che vale sia per l’attività di promozione e coordinamento a livello centrale, e la Cabina di Regia ne è la prova concreta, ma anche per il nostro sistema imprenditoriale, caratterizzato da una dimensione media che nella maggior parte dei casi ostacola lo sviluppo dei processi di internazionalizzazione – ha dichiarato Nicola Lener, capo ufficio internazionalizzazione della Farnesina –. Questo è ciò che risulta anche da una indagine commissionata dal Maeci all’Istituto Doxa (su notorietà, utilizzo e valutazione della diplomazia economica), che ha evidenziato come i limiti dimensionali e finanziari siano considerati fattori problematici per l’avvio dei processi di internazionalizzazione. In tale quadro, il contratto di rete può certamente rappresentare uno strumento di grande efficacia per avviare o consolidare la presenza sui mercati esteri”, ha aggiunto. “La Farnesina è convinta del valore di tali aggregazioni ed è per questo che siamo qui anche oggi per testimoniare il nostro impegno – insieme a quello degli altri soggetti che forniscono servizi per l’internazionalizzazione – e il ruolo della rete delle Ambasciate e dei Consolati nel mondo al servizio delle reti di impresa”.
Ice-Agenzia è stata rappresentata dal direttore ufficio di coordinamento marketing Antonino Laspina che ha dichiarato: “La tappa di Venezia, la 31ma del roadshow per l’internazionalizzazione, riveste un carattere particolare, in quanto dedicata alle reti d’impresa. Le reti d’impresa costituiscono un’interessante forma di aggregazione delle imprese per poter affrontare meglio le problematiche dell’export e dell’internazionalizzazione. Già da qualche anno l’Ice, a seguito di un accordo firmato nel 2013 con RetImpresa, ha sviluppato attività di promozione, assistenza e formazione dedicate. Nei prossimi anni queste azioni andranno a svilupparsi notevolmente con la realizzazione di specifici progetti ad hoc”.
Riccardo Vianello Simoli – Responsabile Veneto Sace e Carlo De Simone – responsabile relazioni istituzionali e studi Simest hanno quindi illustrato la tipologia di servizi e di assistenza che le rispettive strutture possono offrire a quelle imprese che decidono di voler allargare i propri mercati all’estero.
Dopo la sessione domande e risposte, Diego Vecchiato – direttore dipartimento Politiche e Cooperazione Internazionali della Regione del Veneto, ha citato alcuni dati rappresentativi circa il “peso” del Veneto: 57,5 miliardi di euro di export (14 % dell’export totale), 42 miliardi di euro di import (11% import totale).
Mauro Zan – responsabile Analisi Finest, ha in seguito puntualizzato: “Anche le Pmi devono agire come piccole multinazionali con logiche di presenza sui mercati e organizzazione e governance adeguate”.
Giuseppe Baiardo è stato protagonista della testimonianza aziendale di successo, partendo dalla sua personale esperienza di Presidente della Rete di imprese “Cambiare per Continuare”, il contratto di rete costituito tra quattro aziende della filiera calzaturiera e t2i, società per l’innovazione promossa dalle Camere di Commercio di Treviso, Venezia Rovigo Delta lagunare e Verona, partner per la consulenza tecnologica.
I lavori sono ripresi nel pomeriggio in una modalità più informativa: i funzionari dell’Ice-Agenzia e delle altre organizzazioni partecipanti al Roadshow sono stati a disposizione delle imprese per incontri individuali, al fine di identificare caso per caso le migliori e più adatte strategie di internazionalizzazione.
Il roadshow “Italia per le Imprese, con le Pmi verso i mercati esteri” è patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed è promosso e sostenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico. Oltre all’Ice-Agenzia, a Sace e a Simest, l’evento si avvale della collaborazione di Confindustria, Unioncamere e di Rete Imprese Italia.