Meno tre all’ora x e ancora buio all’orizzonte. Fra settantadue ore scade il termine fissato dall’Organismo per l’apertura delle iscrizione negli elenchi degli agenti e dei mediatori ma ancora non si sa esattamente cosa accadrà. “È stato convocato il board per il 29 giugno, perché per statuto questa decisione è demandata all’organo collegiale. Dopo un confronto interno vedremo se saremo in grado di partire. Mi auguro di sì, in modo da riuscire a mantenere gli impegni che avevamo assunto”. Intervenendo in apertura del Leadership Forum che si è svolto ieri a Roma, il presidente dell’Organismo Maurizio Manetti ha sottolineato le difficoltà che hanno impedito fino a questo momento di avviare una macchina che lui stesso ha definito “praticamente pronta” e alla quale manca solo l’ultima “messa a punto”. “Se decidiamo di partire prima della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del secondo correttivo al Dlgs 141/2010 è chiaro che dobbiamo farlo con la normativa attualmente in vigore, che presenta ancora alcuni problemi e non pochi nodi irrisolti. È una decisione che prenderemo nei prossimi giorni”.
Il secondo correttivo al decreto legislativo che rivoluziona la disciplina della mediazione creditizia è stato approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 15 giugno. A breve dovrà essere inviato alle commissioni parlamentari per essere vagliato, per poi tornare nuovamente al Consiglio ed essere sottoposto alla seconda approvazione. “Speriamo di riuscire a completare questo iter in tempi brevi. Se le commissioni del Parlamento daranno l’ok prima dell’estate, tra settembre e ottobre si potrebbe avere il via libera definitivo”, ha spiegato Federico Luchetti, dirigente ufficio IV, direzione V del ministero dell’Economia e delle finanze.
È chiaro, però, ha aggiunto il funzionario, che uno slittamento non può essere escluso.
Proprio i notevoli ritardi che si sono accumulati nel corso dei due anni passati, lasciando in un limbo migliaia di operatori del settore, continuano a suscitare il malcontento delle associazioni e dei sindacati di categoria, che nel corso dell’incontro non hanno mancato di esprimere un forte disappunto.
Particolarmente critico è stato in questo senso l’intervento di Rossano Asciolla, segretario generale della Fimaa, la Federazione italiana mediatori agenti d’affari, che ha posto l’accento sul malessere diffuso che la mancanza di prospettive certe ha generato e continua a generare, sollecitando un pronto intervento da parte delle istituzioni per porre fine a questo limbo legislativo prolungato.