Legge3.it: sovraindebitamento, 200 famiglie aiutate e 94 mln di debiti stralciati in 10 anni

Legge3.it LogoSono 200 le famiglie che Legge3.it ha aiutato a uscire dal tunnel del sovraindebitamento. In quasi 10 anni di attività, la società, che oggi conta 40 collaboratori in tutta Italia, ha fatto stralciare 94 milioni di euro di debiti, a fronte di piani di rientro realmente sostenibili. Le pratiche fino ad oggi prese in carico sono oltre 1.500, e ogni mese arrivano decine di nuove richieste.

In Italia sono 8 milioni circa le persone che vivono in questa situazione, in molti casi per motivi che poco hanno a che fare con la loro volontà, come la crisi economica del 2008, o quella portata dal covid, scelte sbagliate che hanno portato al fallimento la loro attività o, addirittura, indebitamenti per sostenere cure mediche non coperte dal Sistema sanitario nazionale. Una condizione decisamente critica, se si considera che circa la metà dei suicidi o tentati suicidi avvengono per ragioni economiche.

So bene cosa si prova, perché io stesso sono finito nel baratro del sovraindebitamento, ormai diversi anni fa – ha dichiarato il fondatore Gianmario Bertollo -. Ricordo la solitudine e la disperazione di quei giorni, fino a scoprire che c’era una legge, la numero 3 del 2012, che mi forniva gli strumenti legali per uscire da quell’incubo. Così ho potuto ricominciare, e ho scelto di fare tesoro di quell’esperienza, fondando nel 2016 una società che promuovesse quella stessa legge e aiutasse le persone a usufruire degli strumenti previsti, per poter ripartire da zero”.

Per promuovere la conoscenza della legge 3/2012 e aiutare chi si trova in quella situazione difficile, molti dei clienti di Legge3.it si offrono di condividere la loro esperienza attraverso delle video testimonianze che possano dare speranza ad altre persone, come in un gruppo di aiuto reciproco. Si tratta di un processo che può incidere positivamente dal punto di vista psicologico, sia per chi ne è uscito, che sente che l’incubo è davvero finito, sia per chi è ancora nel baratro, che vede una luce di speranza in fondo al tunnel ed ha modo di vedere che questi strumenti funzionano davvero.

Tutti i nostri clienti che vengono per rilasciare la loro testimonianza dicono sempre che parlano apertamente della loro situazione, nonostante la paura e la vergogna, a beneficio di tutte quelle persone disperate. Perché quando si cade, ci si vergogna del proprio fallimento, come se si perdesse valore come persona. La nostra società condanna molto più chi fallisce, chi si indebita, di quanto non faccia con i criminali. Ma la maggior parte dei nostri clienti ammette di essere stata aiutata proprio dalle testimonianze di altre persone trovate in rete mentre cercavano una soluzione a quel problema che sembrava insormontabile. E allora decidono di diventare essi stessi ambasciatori di speranza e mettersi a nudo, un po’ come feci io stesso anni fa. E con il senno di poi posso dire che è stata la migliore delle decisioni”, ha concluso Bertollo.