Da poco più di un anno l’Organismo per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi ha deciso di farsi conoscere oltre i confini degli iscritti e di sensibilizzare stakeholder e clientela sui temi dell’abusivismo ma anche della qualità e della professionalità degli operatori, temi strettamente correlati uno all’altro. Nel 2014 la campagna di comunicazione dell’Oam si è basata proprio sul contrasto all’abusivismo ed è stata affiancata da altri strumenti di lotta all’illegalità, ad esempio l’operazione “Segnala un abusivo”. La campagna di quest’anno ha invece lo scopo di promuovere, sempre verso gli stessi target, la qualità e la professionalità che gli operatori iscritti all’Oam esprimono, anche grazie agli stringenti e impegnativi (anche sotto il profilo meramente economico) requisiti professionali e di onorabilità ai quali devono attenersi per iscriversi negli elenchi e permanervi. Proprio per questo, nelle scorse settimane sul sito dell’Oam sono state introdotte alcune importanti novità: una nuova visibilità relativa agli iscritti non operativi, lo storico degli stessi iscritti e la possibilità di geolocalizzare sul territorio gli agenti e i mediatori. In aggiunta a ciò, l’Organismo ha dato il proprio patrocinio alla nuova campagna informativa “Tu di chi ti fidi”, promossa da Abi, Fiaip, Assofin, Assilea e Assifact, con il contributo di Assomea, iniziativa che rientra nell’ambito delle attività previste dal Protocollo d’intesa per il contrasto al fenomeno dell’abusivismo nell’intermediazione del credito. L’intervista doppia, stile “Le Iene”, esalta le doti di professionalità e serietà dell’operatore iscritto rispetto al concorrente “corsaro”. Le comunicazioni e l’informazione mirate hanno un ruolo di primo piano nella “missione” dell’Oam: contrastare i soggetti che non rispettano le regole previste per l’esercizio della professione e, al tempo stesso, da un lato pretendere, dall’altro sottolineare ai clienti e agli istituti creditizi la professionalità degli iscritti. “Uno dei nostri obiettivi del 2015 è portare all’interno delle categorie professionali maggiore sensibilità”, spiega Federico Luchetti, direttore generale dell’Oam. “Gli anni passati sono stati complicati e difficili per gli agenti e i mediatori. Spesso le regole sono sembrate più un intralcio che uno strumento utile per migliorare il proprio lavoro. E nella maggior parte dei casi non si è prestata sufficiente attenzione alla qualità. Anche per questo abbiamo scelto di porre proprio la qualità al centro della nuova campagna di comunicazione dell’Organismo, che è iniziata a fine febbraio e andrà avanti fino ad aprile”.
Su che mezzi è stata pianificata la campagna di comunicazione?
I mezzi coinvolti sono la stampa, con uscite sul quotidiano Il Sole 24 Ore e sulle testate della free-press Leggo e Metro, affiancata dalla radio, sui circuiti di Radio 24 e di Radio Italia, e accompagnata dal web con display advertising su siti e blog in target. Non mancheranno le occasioni di collaborazione editoriale con riviste e testate del mondo finanziario, che esploreranno il tema della qualità per tutto il 2015.
Cosa intendete esattamente per qualità? I mediatori e gli agenti devono imparare a lavorare “meglio”?
Per noi la qualità è in primo luogo quella dei servizi che vengono offerti ai consumatori dagli agenti in attività finanziaria e dai mediatori creditizi. In questo senso, dunque, la qualità non può evidentemente prescindere dalla professionalità degli operatori del settore, a tutela di chi accede al mercato del credito. E la professionalità, altrettanto evidentemente, passa per il rispetto delle regole. Nei prossimi mesi, insieme ai componenti dell’Osservatorio per il contrasto all’esercizio abusivo dell’attività di intermediazione del credito, metteremo in atto nuove iniziative per contrastare il fenomeno dell’abusivismo, che in molti casi si pone esattamente agli antipodi della qualità e dell’attenzione alle esigenze di coloro che scelgono di rivolgersi a un mediatore o a un agente.
Tra le iniziative legate alla campagna ve n’è una chiamata “Finestra sull’Oam”, uno spazio di informazione e aggiornamento ospitato dal sito simplybiz.eu. Ci spiega sinteticamente di cosa si tratta?
Trattandosi di una “finestra” l’abbiamo appunto immaginata come un’apertura, nel senso più ampio del termine, verso il mondo degli agenti e dei mediatori. Uno spazio dedicato all’informazione e, perché no, alla formazione. Periodicamente verrà pubblicato un contenuto strutturato come una sorte di guida su un tema specifico, dalla vigilanza al funzionamento degli elenchi, dalla formazione all’aggiornamento professionale. Non escludiamo che da queste pubblicazioni verranno tratte vere e proprie guide da scaricare dal nostro portale.
Perché avete scelto SimplyBiz?
Perché si tratta di un sito specializzato e conosciuto dalla maggior parte degli operatori, con una newsletter settimanale letta da migliaia di mediatori creditizi e agenti in attività finanziaria. Crediamo che possa essere utile a colmare il gap di comunicazione che ancora esiste tra noi e gli iscritti. Questa è per noi una preoccupazione costante: la tutela degli interessi del consumatore si ottiene innanzitutto con la comunicazione, attraverso la diffusione, la più ampia possibile, di informazioni corrette e aggiornate.