“Siamo nati nel 2003 e il nostro oggetto sociale era il rilascio di garanzie. Sia il management che il consiglio di amministrazione vantavano consolidate esperienze nel settore. Negli anni abbiamo ampliato le nostre attività e i nostri prodotti, sviluppando un’ampia rete commerciale che oggi si estende dal Trentino alle Isole e vanta circa 150 agenti. Di questi l’85 per cento circa sono agenti in attività finanziaria e il resto sono mediatori. Siamo presenti in tutte le regioni, con una presenza particolarmente consolidata in Sicilia, Campania, Lazio e Lombardia, che storicamente sono sede di molte società edili, che utilizzano molto le fideiussioni”. Finanziaria Romana s.p.a. è una società autorizzata al rilascio di garanzie non solo a piccole e medie imprese ma anche a soggetti privati e pubblici su diverse tipologie di attività. È iscritta nell’albo unico della Banca d’Italia ex articolo 106 decreto legislativo 385/93 e nell’albo speciale del ministero dell’Economia e delle Finanze ex decreto del presidente della Repubblica 115/2004. Il suo direttore commerciale Luca Scoppa ci parla del modello di business dell’azienda e dei progetti in cantiere.
Come è andato il 2016?
È stato l’ennesimo anno chiuso positivamente. Anche negli anni più difficili della crisi siamo riusciti a crescere in modo contenuto ma costante, con un tasso intorno al 10 per cento in termini di fatturato. Nel 2016 abbiamo toccato i 6,5 milioni.
Che previsioni avete per il 2017?
Siamo partiti bene, con un più 15 per cento a gennaio. Il piano industriale prevede di arrivare a un fatturato di 7 milioni entro dicembre, per poi salire a 10 milioni da qui al 2019, raggiungendo un Core Tier 1 superiore al 10 per cento.
Quali sono i vostri punti di forza?
Per cominciare l’innovazione tecnologica: siamo stati i primi in assoluto a utilizzare la firma digitale nel settore delle fideiussioni. A questo aggiungiamo un’estrema flessibilità nei rapporti con gli agenti: la nostra società cerca costantemente di andare incontro alle loro specifiche esigenze, che variano da territorio a territorio. Da ultimo penso sia importante la gestione prudenziale che ci ha sempre contraddistinto, che ci ha portato a diffidare di operazioni molto redditizie ma anche rischiose. Preferiamo affari di ridotte dimensioni ma che non espongono la nostra struttura ad azzardi. Se guardiamo a i numeri è facile notare che facciamo una media di 100.000 operazioni l’anno, con un valore di garanzia medio inferiore ai 7.000 euro.
Che progetti avete in cantiere?
In questa fase ci stiamo concentrando sullo sviluppo di tecnologie che porteranno a una semplificazione nella gestione dei clienti e delle pratiche, riducendo le tempistiche e rendendo più efficiente l’intero iter di lavorazione. Ad esempio con il prodotto “Conto Credito” dovremmo introdurre entro l’estate un sistema che consentirà alle aziende di interagire direttamente con la nostra società per i pagamenti, liberando gli agenti dall’obbligo di incassare e rendicontare le relative operazioni. Un’altra novità su cui siamo al lavoro riguarda il modo di calcolo e di pagamento del premio della fideiussione, che non avverrà più su base annuale anticipato ma su base mensile posticipato. Questo vuol dire che il cliente che si avvale di una garanzia invece di pagare anticipatamente una certa somma, che poi alla scadenza del primo anno dovrà rinnovare, pagando per intero altri 12 mesi, andrà a pagare a partire dal secondo anno solo per il tempo effettivo in cui utilizzerà la garanzia, ad esempio per tre mesi. In questo modo ogni singolo mese gli sarà conteggiato un dodicesimo del premio, che pagherà tramite rid bancario.