Luchetti ricorda Antonio Catricalà: “Presidente che ha permesso il salto di qualità dell’Oam. Persona di straordinaria cultura e ironia”

Federico Luchetti, OamCon la voce rotta dall’emozione Federico Luchetti, direttore generale dell’Organismo agenti e mediatori (Oam), ha ricordato Antonio Catricalà, come presidente e come uomo, questo pomeriggio nel corso della sessione su “Effetti del covid-19 e cambiamento delle modalità di relazione tra famiglie ed intermediari finanziari” di Credito al credito, l’evento annuale promosso dall’Abi in collaborazione con Assofin e dedicato al credito a famiglie e imprese

Catricalà arrivò all’Oam come presidente sei anni fa, quando l’organismo era una piccola realtà appena nata e ha consentito alla struttura di fare un salto di qualità enorme. Come uomo di Stato, si è avvicinato a un mondo che non conosceva con una innata curiosità – ha raccontato Luchetti -. Ricordo che nei primi tempi mi chiamava continuamente per comprendere il modo in cui funzionava il sistema, conoscere i meccanismi del mercato e lo stato dell’arte. Raggiunse velocemente la conclusione, che poi è diventata il suo leit motiv, che per dar lustro alla professione dell’intermediario era fondamentale raggiugere un equilibrio tra consumatore e intermediario. Aveva intuito che si trattava di due facce della stessa medaglia, cioè il mercato. Catricalà era convinto che il consumatore poteva essere tutelato solo se avesse raggiunto la consapevolezza che esistono dei professionisti in grado di aiutarlo a individuare il prestito più idoneo. Dall’altra parte, a suo avviso, gli intermediari dovevano capire che per migliorare il proprio livello professionale e la propria reputazione dovevano offrire al meglio le loro professionalità, proponendo il prodotto più idoneo per il consumatore. Solo attraverso questa sintesi, attraverso questo equilibrio, si poteva ottenere un mercato funzionante per la soddisfazione di tutti gli operatori”.

Questo obiettivo si può considerare raggiunto, secondo Luchetti, perché gli intermediari hanno fatto dei passi da gigante, soprattutto grazie agli interventi di Catricalà. “Grazie a lui, l’Oam ha fatto un percorso straordinario e ha avuto la possibilità di avere credito sul mercato e presso le istituzioni. Per questo gli saremo sempre riconoscenti”, ha aggiunto.

Luchetti ha inoltre ricordato la sua capacità di ascolto. “Da pragmatico, voleva capire come stavano le cose, perciò era sempre disponibile con tutti coloro che chiedevano un incontro o un colloquio per riportare delle criticità e delle difficoltà”, ha spiegato.

Nel ricordare l’uomo dietro la figura istituzionale, Luchetti, visibilmente commosso, ha parlato di “Antonio come una persona di straordinaria e importante cultura, che aveva il pregio di non ostentarla. Ti faceva sempre sentire a tuo agio. Aveva un’intelligenza fuori dal comune e una lungimiranza altrettanto fuori dal comune. Ricordo la sua sottile, acuta e raffinata ironia. Aveva la capacità di stemperare delle situazioni di criticità attraverso la battuta e l’ironia”.