Marco Recchi (Konsumer Italia) al Forum Agenti: “Eliminare le asimmetrie informative e standardizzare le procedure del credito”

konsumer-logoL’intermediazione per la concessione di un finanziamento è ormai un’attività che possono svolgere solo dei professionisti qualificati. Fanno bene l’Organismo agenti e mediatori e la fondazione Enasarco a effettuare controlli e ispezioni per garantire la solidità del sistema e soprattutto per tutelare i consumatori”. Questo è quanto ha sostenuto al Forum Agenti di Milano Marco Recchi, vicepresidente di Konsumer Italia, associazione di consumatori e di promozione sociale nata tre anni fa e operante su tutto il territorio nazionale.

Non sempre i consumatori sono correttamente informati nel momento in cui fanno una richiesta di finanziamento. “Operando dal lato dei consumatori, con la nostra associazione ci siamo posti l’obiettivo di colmare l’asimmetria informativa esistente che è il vero nocciolo della questione. Se abbiamo dei problemi di salute non andiamo da chi cura il malocchio ma andiamo da un medico – ha sottolineato Recchi -, in egual modo se abbiamo bisogno di un finanziamento dobbiamo rivolgerci a dei professionisti del credito. Le istituzioni di vigilanza preposte svolgono un’attività di monitoraggio, di controllo e anche di indirizzo abbastanza significativa. Ben vengano anche da parte dell’Unione Europea gli sforzi per standardizzare i processi informativi. Anche se alcune incombenze possono apparire faticose non sono però pensate contro gli operatori finanziari, ma sono pensate per regolare il sistema. Recentemente è stato approvato il regolamento della Privacy che entrerà in vigore fra due anni: anche quel regolamento impatterà fortemente nel settore finanziario, ma è una cosa positiva perché aiuterà a standardizzare tutti i processi informativi che servono a tutelare prima di tutto il cliente. Il ruolo che possono giocare le associazioni dei consumatori è molto importante affinché la rimozione delle asimmetrie informative, la semplificazione delle procedure e l’acquisizione di maggiore sicurezza diventi un fatto di sistema”.

In conclusione del suo intervento, Marco Recchi ha sostenuto che la professionalità degli intermediari va correttamente pagata anche se non si comprende perché nei fatti i loro compensi si sono negli anni progressivamente ridotti. “Il decreto legislativo 141/10 ha avuto come conseguenza una riduzione molto forte del numero degli operatori, ma ciò non ha portato ad un aumento del fatturato o degli emolumenti. Gli operatori sopravvissuti alla riforma anzi hanno significativamente rivisto al ribasso i loro guadagni e faticano ad avere oggi i margini che avevano in passato. Su questo profilo si dovrebbero fare dei ragionamenti.  Anche a tutela dei consumatori”.