Negli ultimi 5 anni la marginalità dei prodotti offerti da banche e finanziarie si è ridotta ma il compenso dei mediatori ha retto, registrando anche un aumento nel caso dei mutui e della finanza personale. A sostenerlo è l’analisi “Agenti e mediatori in Italia: posizionamento e traiettorie evolutive”, a cura dell’ufficio studi dell’Oam in collaborazione con Prometeia, pubblicato ad aprile 2024.
Il rapporto ha preso in esame la marginalità complessiva dei principali prodotti gestiti dagli intermediari del credito nell’orizzonte temporale 2019 – 2023 e, contestualmente, l’andamento del compenso medio dei mediatori creditizi, ricavato dai dati ufficiali della Banca d’Italia, ed eventuali correlazioni rispetto all’andamento delle marginalità complessive.
Secondo lo studio di Oam e Prometeia, la marginalità complessiva del business degli intermediari bancari risulta in riduzione in tutti i comparti negli ultimi 5 anni. In particolare, la forbice tasso di è scesa di quasi un punto percentuale nel settore dei mutui residenziali, in quello del leasing e dei prestiti personalizzati. La forbice è stata più ampia per il settore dei prestiti personali, nel quale si è attestata all’1,5% “a fronte di un aumento dei tassi passivi non compensato dall’incremento dei tassi attivi”. E ancora più estesa in ambito cessione del quinto, con una contrazione di circa il 2%, nonostante una lieve ripresa al 2023 e benché si classifichi, in ogni caso, tra i prodotti con profili di marginalità più elevati.
In termini di compenso medio dei mediatori, l’analisi “Agenti e mediatori in Italia: posizionamento e traiettorie evolutive” evidenzia come, “nonostante le contrazioni della forbice tasso sui diversi comparti analizzati, non sono state registrate significative riduzioni delle marginalità unitarie”.
In particolare, segnala che i mediatori creditizi hanno registrato:
- nel comparto dei mutui e della personal finance un generale incremento delle marginalità unitarie;
- nel comparto del leasing, invece, una lieve riduzione.