Massimo Maria Dorenti, nominato da pochi giorni amministratore delegato e direttore generale di ProFamily, illustra a SimplyBiz i risultati del 2017, le previsioni per il 2018 e i progetti in cantiere.
Come è andato il 2017?
Abbiamo chiuso l’anno con un utile netto di 14,9 milioni, in crescita del 21% rispetto al 2016. In un contesto in cui la crisi rimane protagonista dello scenario economico, abbiamo continuato a mantenere sotto controllo la già ottima qualità del portafoglio e a rilanciare il comparto commerciale, archiviando il 2017 con 7 sportelli diretti e 35 punti vendita, di cui 4 aperti nel corso dell’anno. Abbiamo generato 79.003 operazioni, per un volume totale di 575,2 milioni, con un aumento del 16% rispetto allo scorso esercizio. La rete commerciale diretta di ProFamily ha collocato finanziamenti per 460,8 milioni contro i 371,1 del 2016. La rete delle agenzie della Capogruppo ha distribuito un volume di prestiti personali e di prodotti di cessione del quinto per un totale di 114,4 milioni, con una leggera riduzione dei volumi erogati rispetto al 2016, principalmente dovuta alla migrazione sulla nuova piattaforma It.
Che previsioni avete per l’anno in corso?
Il 2018 sarà sicuramente un altro anno di crescita. Stiamo lavorando assiduamente con la capogruppo, Banco Bpm, per finalizzare gli obietti sia qualitativi sia quantitativi, con un focus particolare sull’attività della rete captive di Bpm.
Che progetti avete in cantiere?
Quest’anno ci muoveremo principalmente su due fronti: da una parte focalizzando la nostra attività sullo sviluppo della rete distributiva, al fine di aumentarne la capillarità sul territorio e di conseguire un significativo incremento del business; dall’altra, impegnandoci maggiormente a sviluppare sinergie con le banche del gruppo, mettendo a disposizione tutte le nostre competenze e a fattor comune il portafoglio clienti e prodotti delle due società specializzate nel credito al consumo per aggredire il mercato con un’offerta integrata. Entro il primo semestre 2018 sono previsti il rilascio di una piattaforma per la firma digitale e la dematerializzazione dei documenti, oltre ad accordi sui mutui e sul leasing, per dotare i financial shop e le filiali dirette di ulteriori leve commerciali a marchio Banco Bpm.