Nello specifico, quindi, il Market Composite Index (che misura il volume delle domande di mutuo) è aumento del 23,1%, nel suo valore stagionalizzato, rispetto a sette giorni prima. Non stagionalizzato il Market Composite Index è cresciuto del 38,1%.
Il Refinance Index è aumentato del 26,4%, raggiungendo il suo valore più alto dallo scorso 8 agosto.
Il Purchase Index stagionalizzato è anch’esso cresciuto del 10,3% e anche in questo parliamo del suo livello più alto, seppur dal 12 dicembre 2011. Questo Index, non stagionalizzato, è cresciuto del 28,4% sempre in rapporto con la settimana precedente.
Valori importanti emergono dall’analisi dei rifinanziamenti, la cui attività è aumentata e nel corso della settimana in oggetto raggiungendo l’82,2% del totale delle domande di mutuo: sette giorni fa il refinance share era pari all’80,8% di quota di mercato. L’attività di rifinanziamento è stata la più dal 22 ottobre 2010.
In leggero aumento anche le domande presentate per i mutui a tasso variabile, che rappresentano il 5,6% delle richieste totali, mentre la settimana scorsa la percentuale era 5,4%.
“I tassi di interesse sono in continuo calo, complice anche l’incertezza economica e la volatilità dei mercati in Europa – ha dichiarato Michael Fratantoni, vice presidente research and economics di MBA –. Ovviamente i bassi tassi hanno permesso una crescita sostenuta dell’attività di rifinanziamento dei mutui, che ha raggiunto il suo apice negli ultimi sei mesi. Le compravendite sono tornate a crescere e i buyers si sono riaffacciati sul mercato dopo lo stallo estivo”.
Veniamo ora ai tassi di interesse. I mutui trentennali a tasso fisso (fino a 417.500 dollari) presentano una media dei tassi di interesse pari al 4,06%, in calo rispetto al 4,11% della settimana precedente, con LTV all’80%.
I tassi di interesse dei jumbo mutui a 30 anni a tasso fisso (oltre i 417.500 dollari) sono invece in aumento e passano, mediamente, dal 4,34% al 4,40%, sempre per prodotti con LTV all’80%.
Diminuiscono i tassi dei mutui quindicinali a tasso fisso: dal 3,40% al 3,33% nella settimana chiusa il 13 gennaio (anche in questo caso LTV è all’80%).
Infine i tassi variabili restano invariati al 2,90%, per prodotti con LTV all’80%.