Il primo trimestre dell’esercizio 2013-2014 si è chiuso per Mediobanca con un utile netto di 171,2 milioni di euro, segnando un più 57% su anno, grazie anche alle plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni per 79,5 milioni.
Lo ha reso noto il gruppo di Piazzetta Cuccia, ricordando che nel primo trimestre dell’esercizio precedente l’utile netto si era attestato a 109 milioni. Per quanto riguarda la struttura patrimoniale, il Core Tier 1 è pari all’11,5% contro l’11,7% di fine giugno 2013: il paragone tuttavia, sottolinea l’istituto, non è omogeneo in quanto il coefficiente patrimoniale alla fine del primo trimestre non tiene conto dell’utile del periodo.
La raccolta ha segnato nel periodo in esame una crescita di oltre 3 miliardi di euro, per effetto di nuove emissioni obbligazionarie per 1,7 miliardi e maggiori depositi CheBanca! (da 11,9 iliardi a 13,6 miliardi).
Il margine di interesse è cresciuto del 4,4% a 270,5 milioni, mentre il margine di intermediazione è sceso dell’8,2% a 416,3 milioni a causa del calo del 18,7% delle commissioni e al risultato di negoziazione negativo per 2,7 milioni. In calo anche i costi del 2,9% a 168,6 milioni. La divisione Principal Investing, che oggi raggruppa tutte le partecipazioni, presenta un utile di 137,2 milioni con un contributo di Generali per 63,9 milioni da 36,7 milioni.
Il valore di mercato del portafoglio azionario al 30 settembre è salito a 5,1 miliardi (+19%). Nel trimestre appena concluso, precisa il gruppo, è proseguita intanto l’implementazione delle linee guida del piano strategico 2014-16.
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