Il consiglio di amministrazione di Mediocredito Centrale ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata del gruppo al 30 giugno 2024. E ha annunciato l’avvio del processo di rebranding che ha visto coinvolte le banche in tutte le relative attività, a seguito della nuova brand identity di gruppo.
L’utile netto consolidato del primo semestre 2024, pari a 41 milioni, è risultati in crescita rispetto ai 3,7 milioni al 30 giugno 2023. Il risultato consolidato “rileva la positiva performance di tutte le banche del gruppo“, con:
- la capogruppo Mcc che ha conseguito un utile di 13,9 milioni, rispetto a 0,6 milioni al 30 giugno 2023,
- BdM Banca, proseguendo il trend già evidenziato nei trimestri precedenti, che ha registrato un utile di 11,5 milioni, rispetto ad una perdita di 3,16 milioni al 30 giugno 2023,
- Cassa di Risparmio di Orvieto, che ha rilevato un utile di 6 milioni, rispetto a 3 milioni al 30 giugno 2023.
Al risultato aggregato delle tre banche, pari a 31,4 milioni, si aggiungono effetti positivi di consolidamento per 9,6 milioni.
Il margine di interesse, pari a euro 168 milioni rispetto a euro 130 milioni al 30 giugno 2023, è cresciuto del 29%, grazie al positivo andamento dei tassi di interesse di mercato ed alla crescita del portafoglio creditizio.
Le commissioni nette pari a 89 milioni, sono aumentate del 9% rispetto a 82 milioni al 30 giugno 2023. In crescita le commissioni da consumer finance (+63%) e da servizi di investimento (+18,9%).
Il margine di intermediazione, pari a 258,2 milioni, è aumentato del 23,8% rispetto a 208,6 milioni al 30 giugno 2023.
Gli altri risultati
- Riduzione del cost income dall’80,3% al 30 giugno 2023 al 69% al 30 giugno 2024.
- +1,6% gli impieghi netti a clientela, pari 9,86 miliardi (rispetto a 9,71 miliardi al 31 dicembre 2023). Nel semestre è stato erogato più di 1 miliardo di euro, di cui il 75% a favore del tessuto imprenditoriale e il 25% delle famiglie.
- Grado di copertura dei crediti deteriorati su base aggregata in crescita al 44,4% (44,1% a fine 2023). Migliora anche l’NPL ratio lordo, pari al 7,7% (7,8% al 31 dicembre 2023) e netto, pari al 4,4% (4,6% a fine 2023). Escludendo i titoli deteriorati coperti da GACS, la copertura dei crediti deteriorati sale al 51,6% (51,2% al 31.12.2023), l’NPL ratio lordo è pari al 6,8% (7,0% al 31.12.2023) e l’NPL ratio netto è pari al 3,4% (3,5% al 31.12.2023).
- LCR al 184,9% e NSFR > 100%
- CET1/Tier1 ratio al 14,62% (rispetto al 13,03% al 31 dicembre 2023) e Total Capital ratio al 15,81% (rispetto al 14,23% al 31 dicembre 2023) che recepiscono il computo dell’utile netto di periodo nel capitale primario di classe 1 (CET1). I ratio risultano ampiamente superiori ai requisiti SREP fissati dall’Autorità di vigilanza, anche considerando i requisiti aggiuntivi introdotti dal SyRB.