Sono rimasti invece fermi rispetto a febbraio i prezzi delle altre case, che hanno registrato una flessione del 2,6% su base annuale. ”A parte qualche eccezione, non si registra alcun segno di svolta, rispetto al picco dei prezzi toccato nel secondo trimestre del 2006. Le quotazioni delle case restano più basse del 35%”, hanno sottolineato gli esperti di S&P/Case Shiller.
Sebbene negativo, il dato è stato comunque lievemente migliore delle attese, visto che gli esperti avevano stimato una flessione del 2,8% rispetto al -3,5% di dicembre. “Nonostante ci sia stato un miglioramento in alcune aree, i prezzi delle case non si sono comunque ripresi”, ha commentato David M. Blitzer, presidente della commissione dell’indice presso S&P Indices.
Una conferma di questa stasi è arrivata nei giorni scorsi anche dai dati relativi ad aprile, quando i prezzi delle abitazioni hanno toccato il livello minimo degli ultimi 4 mesi. Il relativo indice, basato sui contratti di compravendita siglati nel mese di aprile, è crollato di 5,5 punti percentuali, ai minimi da dicembre. Gli analisti si aspettavano una crescita dello 0,1%.
L’indice Redbook (che misura il giro d’affari di un vasto aggregato di negozi e attività commerciali), ha confermato il dato atteso, pari a un calo dello 0,9%, mentre le applicazioni di nuovi mutui (dato settimanale) è scesa dell’1,9%, rispetto a una crescita del 3,8% nella settimana precedente.