Nella settimana precedente le domande di finanziamenti per l’acquisto di immobili erano aumentate del 18%, mentre due settimane prima la crescita era stata dell1,3%. In particolare, i rifinanziamenti hanno registrato un più 19,2% e l’indice degli acquisti è salito del 12,8%.
L’indice dei prezzi alla produzione per il mese di maggio ha deluso le attese degli analisti. Il dato ha evidenziato un calo dell’1%, contro attese di una flessione che si attestavano intorno allo 0,6%.
La versione core, depurata cioè delle componenti più volatili quali alimentari ed energia, ha segnato un rialzo dello 0,2% in linea con l’indicazione di aprile e con le stime degli analisti.
Delusione anche per il dato sulle vendite al dettaglio, in flessione dello 0,2% nel mese di maggio, mentre gli analisti si aspettavano un calo dello 0,1%.
Rivisto al ribasso il dato di aprile da +0,1% a -0,2%.
Ad aprile sono invece aumentate dello 0,6% le scorte di magazzino (per un valore destagionalizzato di 483,5 miliardi di dollari) contro lo 0,5% atteso. Le scorte dei grossisti sono cresciute soprattutto a causa dell’incremento delle rimanenze di automobili, macchinari e beni durevoli. Le vendite all’ingrosso sono salite dell’1,1% a 415 miliardi di dollari.