Mps, presunta truffa da 90 milioni alla banca. Decine di perquisizioni della GdF, 11 indagati

Guardia di FinanzaSono undici in tutto, tra broker, ex dipendenti e dipendenti del Monte dei Paschi di Siena, le persone indagate dalla Procura di Siena nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta “banda del 5 per cento” per una presunta truffa da 90 milioni di euro ai danni della banca.

Stando alle fonti giudiziarie, sarebbero stati notificati 11 avvisi di garanzia e sei divieti di espatrio, con l’ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa nei confronti di Banca Mps, che sarebbe quindi parte lesa.

La “banda del 5 per cento” sarebbe stata formata da ex funzionari dell’istituto e broker esterni che avrebbero fatto una “cresta” del 5% su alcune operazioni di notevole importo finanziario.

Tra gli indagati figurano nomi già sotto inchiesta da parte della Procura di Siena, con i filoni aperti un anno fa: Gianluca Baldassarri, ex responsabile dell’area Finanza di Mps, sotto processo a Siena nell’indagine per ostacolo alla vigilanza per i contratti sui derivati Alexandria e Santorini, ritenuto dalla Procura di Siena il presunto capo della banda.

L’inchiesta, portata avanti dai pm Aldo Natalini, Antonino Nastasi e Giuseppe Grosso, vede come indagati tre broker della società Enigma, il socio fondatore Fabrizio Cerasani, David Ionni e Luca Borrone. Gli altri indagati avrebbero collaborato in vari modi alla messa in atto della truffa aggravata alla banca.

Come capo della presunta banda Baldassarri, secondo la Procura senese, avrebbe ottenuto tangenti private da operazioni finanziarie come Alexandria e Santorini, che avrebbe poi spartito con i complici. Al manager tra febbraio e marzo di un anno fa furono sequestrati circa 20 milioni di euro, rientrati in Italia con scudi fiscali tra il 2009 e il 2010. Altri 27-28 milioni di euro furono sequestrati, sempre un anno fa, a Toccafondi (13,8 milioni), ai broker della società Enigma Cerasani, Ionni e Borrone (14 milioni) e Pantalena (908 mila euro). La lista degli indagati è ora arrivata a 11 con lo sviluppo delle indagini di un filone svizzero.

L’operazione di oggi della Gdf rappresenta lo sviluppo delle indagini sulle operazioni delle società Enigma e Lutifin, che hanno messo in luce come altri broker avessero girato alla banda del 5 per cento parte delle commissioni incassate. La truffa ai danni di Mps sarebbe stata perpetrata per mezzo di operazioni avvenute su conti correnti intestati a società e fiduciarie, con sedi in Italia e all’estero e anche in nazioni offshore.