“I provvedimenti varati dal Governo sono positivi in quanto pongono come obiettivo prioritario il rilancio di reali politiche di crescita – ha dichiarato Mussari –. In questo quadro le banche stanno facendo il massimo, pur con un urgente bisogno di recuperare e accrescere redditività per sostenere ancora di più e meglio famiglie e imprese. Ma è necessario non appesantirne ulteriormente l’operatività. E tutto si può dire tranne che questo sia un governo favorevole alle banche che hanno avuto provvedimenti che peseranno sul conto economico. Si tratta di interventi numerosi ai quali va aggiunto il peso fiscale che in Italia non è da sottovalutare”.
Mussari ha aggiunto che “ci sono le qualità necessarie per ricominciare a crescere, tuttavia il nostro Paese non può risolvere tutto da solo. Occorre che l’Europa faccia la sua parte, noi abbiamo fatto tutti i compiti a casa”.
Anche il dialogo aperto sul tema del lavoro dimostra che vanno ricercate soluzioni condivise. Ed è proprio sul tema delle regole che bisogna agire per non rendere ancora più difficili gli sforzi per contribuire allo sviluppo. Su questo Mussari chiede al governo di intervenire in sede europea per cambiare il metodo usato dall’Eba per i rafforzamenti bancari o per ottenere almeno un rinvio delle scadenze previste. La richiesta di modifica è giustificata dal peggioramento delle prospettive dell’economia e dal fatto che la recessione è ormai una realtà, ma anche dall’imminente sottoscrizione degli accordi di modifica dei Trattati, che sono volti appunto a fronteggiare le tensioni sul rischio sovrano che hanno giustificato la decisione del 26 ottobre e la conseguente azione dell’Eba.
Ricordiamo che il Road Show è un’iniziativa lanciata dall’ABI con l’obiettivo di raggiungere i territori e rendere ancora più concreto ed evidente quanto le banche fanno per la comunità, soprattutto nella difficile fase congiunturale che il Paese sta attraversando.