Mussari, Abi: gli impieghi delle banche risentono della crisi economica. Per superarla servono crescita e rigore

“Oggi gli impieghi risentono dell’andamento dello spread e della difficile fase dell’economia italiana e specialmente della contrazione degli investimenti”, ha dichiarato Mussari, ricordando che a maggio si è registrato un incremento dell’1,3% dei finanziamenti alle famiglie su base annua e una lieve flessione del credito alle imprese.

“A fine di maggio 2012 i finanziamenti erogati dalle banche italiane alle imprese, sul totale dei finanziamenti all’economia, risultano pari al 59%, a fronte del 47,3% della media dell’area dell’euro”, ha osservato il presidente dell’Abi.

Restano alte le sofferenze, fortemente accresciute, ha spiegato Mussari, per il peggioramento del ciclo economico e per la doppia recessione. “Quelle lorde hanno raggiunto nello scorso mese di maggio i 111 miliardi (circa 15 miliardi in più su base annua). In rapporto agli impieghi pesano ora per il 5,6% con un picco pari al 10,5% per quanto riguarda gli impieghi alle famiglie produttrici”.

“Oggi il rischio Paese, e quindi lo spread, rappresenta il primo problema”, ha continuato il numero uno di Palzzo Altieri, perché “spread alto significa meno credito, credito più caro e in definitiva meno crescita”.

Lo spread, ha ricordato il presidente, “è frutto di errori passati e di speculazione. Lo spread si combatte con rigore, crescita e cooperazione”.