Nel Paese intanto proseguono le polemiche sulla scelta del ministro delle Finanze Jim Flaherty di inasprire i criteri per l’accesso al mutuo al fine di evitare un indebitamento eccessivo da parte di singoli e famiglie. “La nostra principale preoccupazione”, ha spiegato ieri Flaherty “è quella di garantire che i mutuatari riescano a pagare le proprie rate anche nel caso in cui i tassi comincino a risalire. Non vogliamo che i canadesi contraggano debiti insostenibili”.
Una posizione non condivisa dal collega Maxime Bernier, ministro dello “Small Business”, secondo il quale non è opportuno che il governo intervenga sul mercato dei mutui con misure correttive. “Il mercato è il mercato, anche per i prestiti immobiliari”, ha obiettato Barnier. “Sono la domanda e l’offerta che decidono il livello dei prezzi, come per tutti gli altri prodotti”.
Il leader ad interim dei Liberal, Bob Rae ha definito “ridicole” le misure disposte da Flaherty, arrivando ad accusarlo di aver violato il Competition Act, che stabilisce le competenze dell’esecutivo e sottolineando che alla lunga si tradurranno in un aumento dei costi per i cittadini canadesi che vogliono comprare casa.
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