Nel mese di febbraio il numero di interrogazioni sul sistema di informazioni creditizie di Crif relative a richieste di nuovi mutui e surroghe (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online) da parte delle famiglie italiane ha registrato una flessione dell’1,6% rispetto a febbraio 2016.
Dopo 7 rilevazioni positive consecutive si torna così ad un segno negativo ma è doveroso evidenziare come, in valori assoluti, la performance del mese di febbraio sia più che positiva risultando superiore alla performance mensile media del 2016.
Questa decelerazione va comunque inserita in un contesto di mercato che si sta stabilizzando se confrontato con il corrispettivo periodo del 2016, caratterizzato ancora dalla spinta delle surroghe, fenomeno oggi in graduale frenata.
Di seguito sono riportate in tabella e in forma grafica le variazioni percentuali mensili in valori ponderati, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi, sul SIC EURISC, che raccoglie i dati relativi ad oltre 81 milioni di posizioni creditizie.
MUTUI E SURROGHE | Variazione % sul mese/anno corrispondente (a parità di gg. lavorativi) |
Totale 2010 | +0,5% |
Totale 2011 | -19,4% |
Totale 2012 | -41,8% |
Totale 2013 | -3,6% |
Totale 2014 | +15,0% |
Totale 2015 | +53,3% |
Totale 2016 | +13,3% |
Gennaio 2017 | +1,8% |
Febbraio 2017 | -1,6% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
La tabella seguente mostra la performance dell’aggregato dei primi due mesi del 2017 rispetto agli anni precedenti.
Variazione del numero di interrogazioni relative ai nuovi mutui e surroghe a febbraio 2017 (a parità di giorni lavorativi)
Variazione gen-feb 2017 su gen-feb 2016 – dato ponderato | Variazione gen-feb 2017 su gen-feb 2015 – dato ponderato | Variazione gen-feb 2017 su gen-feb 2014 – dato ponderato | Variazione gen-feb 2017 su gen-feb 2013 – dato ponderato | Variazione gen-feb 2017 su gen-feb 2012 – dato ponderato | Variazione gen-feb 2017 su gen-feb 2011 – dato ponderato | Variazione gen-feb 2017 su gen-feb 2010 – dato ponderato |
-0,3% | +39,6% | +82,6% | +100,0% | +76,7% | -5,2% | -6,6% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
L’IMPORTO MEDIO DEI MUTUI RICHIESTI
L’importo medio delle richieste di nuovi mutui e surroghe interrogate sul Sic di Crif, nel mese di febbraio è risultato pari a 124.473 euro. Rispetto al corrispondente mese del 2016 si registra una crescita del +1,6%. Dopo il leggero rallentamento registrato a gennaio, il dato torna ad avvicinarsi ai valori osservati negli ultimi mesi dello scorso anno.
Il protrarsi di condizioni favorevoli, in termini di tassi applicati dalle aziende di credito e dinamica dei prezzi del mercato immobiliare, potrebbero contribuire alla ripresa del trend di crescita degli importi di mutuo, iniziata a partire dalla seconda metà del 2015.
Relativamente alla distribuzione delle richieste per fasce di importo, a febbraio 2017 le preferenze degli italiani si sono concentrate nella classe compresa tra 100.001 e 150.000 euro, con una quota pari al 29,4% del totale.
Rispetto ai dati rilevati nel febbraio 2016, si registra una diminuzione di -1,1 punti percentuali dell’incidenza delle richieste di importo inferiore a 100.000 euro (pari al 49,0% del totale) a vantaggio di una crescita delle classi oltre i 150.000 euro, che ora spiegano il 22,7% delle richieste, contro il 21,5% del febbraio 2016.
Classe di importo | % Dati Anno Corrente |
Fino a 75.000 € | 27,5% |
75.001-100.000 € | 20,4% |
100.001-150.000 € | 29,4% |
150.001-300.000 € | 19,8% |
Oltre 300.000 € | 2,9% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
LA DISTRIBUZIONE PER CLASSI DI DURATA DEI MUTUI RICHIESTI
Per quanto riguarda la distribuzione delle interrogazioni al Sic di nuovi mutui e surroghe per classe di durata, quella compresa tra i 16 e i 20 anni si conferma la preferita dalle famiglie italiane, con una quota pari al 24,1% del totale (+0,3 punti percentuali rispetto allo scorso mese di gennaio). A questa crescita si affianca una flessione pari a -0,8 punti percentuali sulla classe tra 0 e 5 anni a favore di quelle tra 11 e 15 anni (+0,5 punti percentuali) e tra 26 e 30 anni (+0,4 punti percentuali).
Classe Durata Mutuo (nr Anni) | % Dati Anno Corrente |
Fino a 5 anni | 1,9% |
6 – 10 anni | 10,9% |
11 – 15 anni | 19,5% |
16 – 20 anni | 24,1% |
21 – 25 anni | 21,2% |
26 – 30 anni | 20,4% |
Oltre 30 anni | 2,0% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
LA DISTRIBUZIONE DELLE RICHIESTE PER FASCE DI ETÀ DEI RICHIEDENTI
Osservando infine la distribuzione delle interrogazioni in relazione all’età del richiedente, l’ultimo aggiornamento del Barometro Crif conferma la predominanza della fascia compresa tra i 35 e i 44 anni, con una quota pari al 35,7% del totale.
Nel confronto con il dato di febbraio 2016 si segnala un incremento di +1,9 punti percentuali delle fasce di età comprese tra i 45 e i 54 e tra i 55 e i 64 anni, a cui si contrappone una flessione di -1,3 punti percentuali dell’incidenza delle richieste da parte di giovani al di sotto dei 34 anni, fascia d’età che più di tutte continua a risentire dell’instabilità del mercato del lavoro.
Classe Età | % Dati Anno Corrente |
18-24 anni | 2,1% |
25-34 anni | 23,9% |
35-44 anni | 35,7% |
45-54 anni | 24,3% |
55-64 anni | 10,9% |
65-74 anni | 2,8% |
Oltre 74 anni | 0,3% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
“Nonostante la leggera flessione della crescita del numero di interrogazioni relative alle richieste di nuovi mutui e surroghe rispetto al corrispondente mese del 2016, a febbraio registriamo la ripresa del valore dell’importo medio – ha dichiaratoa Simone Capecchi, Executive Director di Crif -. La crescita della durata media dei mutui richiesti potrebbe essere indicativa di un progressivo rallentamento del fenomeno delle surroghe; dopo mesi di forte incidenza sul totale delle interrogazioni sembra, infatti, che gli italiani abbiano già sfruttato le più favorevoli condizioni di accesso al credito applicate dalle banche. Al contempo, il perdurare di un consistente numero di interrogazioni è un segnale molto positivo. Questo fenomeno ben si sposa con le appetibili condizioni di acquisto sul mercato immobiliare e tassi applicati, che si mantengono favorevoli”.