Mutui: nel 2012 domanda in contrazione del 42%

A livello regionale l’analisi sottolinea che la riduzione maggiore è stata registrata in Calabria (con un meno 47%), seguita da Puglia (meno 46%), Campania (meno 45%), Sicilia (meno 44%), Lazio (meno 43%), Sardegna (meno 42%), Piemonte, Basilicata, Liguria, Marche, Molise, Umbria (tutte a meno 41%), Abruzzo e Toscana (meno 40%), a pari merito con l’Emilia Romagna.

La Bussola conferma anche il forte calo delle richieste di surroga, che nell’ultimo trimestre dello scorso anno hanno rappresentato solo il 9 per cento del totale, rispetto al 13 dello stesso periodo 2011.

Per quanto concerne le tipologie di mutuo, crescono le richieste di prestiti a tasso fisso, che passano da una quota di mercato del 10% nel primo trimestre 2012 al 17 del quarto, trainati da Irs (Interest rate swap) che si mantengono a livelli prossimi ai minimi storici.

Cala ancora l’importo medio richiesto, che si attesta attorno ai 131mila euro, mentre aumenta la durata, con la classe tra 25 e 30 anni che arriva a raccogliere il 63% delle preferenze nel quarto trimestre 2012. Parallelamente, le domande per finanziamenti con durate superiori ai 30 anni tendono quasi a scomparire (1% del totale nel quarto trimestre 2012), a fronte di una progressiva sospensione dell’offerta per tali durate iniziata l’autunno scorso.

L’analisi approfondisce la situazione nel Lazio, sottolineando che nel quarto trimestre 2012 l’acquisto della prima casa ha raccolto il 74% del totale delle richieste di mutuo (più 11% su base annua), mentre la domanda di mutuo con finalità surroga si è contratta passando dal 17% del totale nel quarto trimestre 2011 all’8 del quarto trimestre dell’anno passato.

La domanda continua a essere polarizzata sui mutui a tasso variabile e mutui a tasso variabile con il cap, che insieme rappresentano il 73% delle preferenze dei richiedenti (contro il 78 della media nazionale).

Nel Lazio si segnala inoltre un maggiore interesse per mutui a tasso fisso rispetto alla media nazionale (19 contro 17%) e tasso misto (8 contro 6%). Le fasce di durata fra i 20 e i 30 anni assorbono circa l’84% della domanda, con una preferenza del 49% rappresentata dai mutui di durata trentennale (che contano a livello nazionale per il 46%). La fascia di importo tra i 100mila e i 150mila euro è quella su cui si concentra il 44% delle domande.

L’importo medio ha registrato una riduzione del 6,2% nel terzo trimestre del 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011 (contro una riduzione media nazionale del 7,3%).

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