I dati raccolti mostrano che in un contesto che risulta difficile per tutti i richiedenti, esistono differenze sostanziali in base alla professione esercitata da chi presenta la domanda. I più avvantaggiati sono i soggetti titolari di un contratto da quadro o da funzionaro, che vedono accolta la propria richiesta nel 14% dei casi. A seguire vengono gli insegnanti, con un 10,7% di richieste accettate, una percentuale superiore a quella dei medici, che si fermano al 7,6%, dei pensionati, al 7%, e dei dirigenti, al 6,6%. Il “grande esercito” di impiegati e liberi professionisti è invece perfettamente in linea con la media nazionale del 5%. Gli ultimi posti della classifica sono occupati da operai e appartenenti alle forze armate, rispettivamente con il 3,5% e il 4,4%.
“Non tutti gli italiani, di fronte alla crisi, dispongono degli stessi strumenti per affrontare questa congiuntura economica – ha sottolineato Lorenzo Bacca, responsabile business unit mutui dell’azienda – ed è chiaro che alcune categorie professionali possano con più agio gestire la richiesta di mutuo; desta stupore, tuttavia, che la figura dell’insegnante risulti tra le più facilitate a ottenere il finanziamento. Evidentemente, più che gli stipendi bassi, a loro favore giocano i contratti statali e, per le banche, più sicuri”.
Se si passa ad analizzare gli importi erogati, si scopre che, ovviamente, sono i dirigenti a ottenere le somme maggiori, con 140.000 euro, seguiti dai liberi professionisti (131.000 euro) e insegnanti (129.000 euro). Operai e pensionati si trovano ancora in fondo alla graduatoria. I limiti di età per i primi e la ridotta disponibilità economica per i secondi li obbligano ad accontentarsi di cifre contenute, che ruotano rispettivamente intorno ai 108.000 e ai 100.000 euro.
Per quanto attiene il loan to value, ossia la percentuale finanziata attraverso il mutuo sul valore totale dell’immobile, le categorie che incontrano maggiori difficoltà sono quelle che necessitano di una percentuale maggiore. “I membri delle forze armate – spiegano da Mutui.it – chiedono e ottengono, mediamente, il 63% del valore della casa acquistata; li seguono, a stretto giro, gli operai, con il 61%, e gli impiegati (58%). Fanalino di coda nelle percentuali richieste ed ottenute – perché categorie professionali che dispongono di maggiore liquidità – sono i medici (33%), i pensionati (34%) e i dirigenti (38%)”.
Nessuna particolare sorpresa emerge osservando l’età dei richiedenti: i pensionati sono i più anziani al momento della richiesta del finanziamento, con una media di 58 anni, mentre i più giovani sono gli appartenenti alle forze armate, con 36 anni. Gli operai sono invece la categoria professionale contraddistinta dalla maggior durata del piano di ammortamento del mutuo: rimborsare completamente i soldi avuti in prestito, gli appartenenti alla categoria impiegano in media 28 anni.
Di seguito l’elenco delle professioni in base alla percentuale di ottenimento del mutuo e in base al loan to value dell’erogato:
Professione
| Percentuale di mutui ottenuti sul totale delle domande |
Quadro | 14,3% |
Insegnante | 10,7% |
Medico | 7,6% |
Pensionato | 7,0% |
Dirigente | 6,6% |
Libero professionista | 5,5% |
Impiegato | 5,3% |
Forze Armate | 4,4% |
Operaio | 3,5% |
Professione
| Percentuale erogata sul valore totale dell’immobile |
Forze Armate | 63% |
Operaio | 61% |
Impiegato | 58% |
Insegnante | 54% |
Libero professionista | 39% |
Quadro | 39% |
Dirigente | 38% |
Pensionato | 34% |
Medico | 33% |
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