Mutui Usa: cala nel terzo trimestre la percentuale di mutuatari insolventi

Rispetto al trimestre precedente la percentuale degli intestatari di prestiti immobiliari insolventi si è ridotta dello 0,08%, mentre su base annua il calo è stato dello 0,47%. Nonostante il risultato positivo, però, gli addetti ai lavori continuano a sottolineare che i valori in questione sono ancora molto lontani dalla fascia compresa tra l’uno e il due percento in cui storicamente si è sempre collocato il numero dei mutuatari morosi.

“In passato le persone erano solite pagare le rate del mutuo prima di tutto il resto. Ora invece avviene il contrario: si saldano le rate delle macchina e i pagamenti delle carte di credito, poi si pensa al prestito per la casa”, ha spiegato Tim Martin, vice presidente di TransUnion.

Martin ha sottolineato che questo atteggiamento deve essere collegato direttamente al crollo che il valore delle abitazioni ha subito negli anni passati, un crollo che ha causato gravissime difficoltà a singoli e famiglie, che si sono ritrovate a saldare mutui di importo elevato per comprare case con un valore sensibilmente ridotto rispetto al momento del rogito.

Non a caso, in concomitanza con l’incremento del 5% del valore delle abitazioni su base annua registrato a settembre, il numero dei mutuatari insolventi ha lentamente cominciato a riavvicinarsi a livelli considerati più normali.

Una dinamica favorita anche dal basso livello dei tassi (la settimana scorsa quello medio per i mutui a 30 anni si è attestato al 3,40%) e dal miglioramento registrato sul fronte occupazionale, con 171.000 nuovi posti di lavoro creati a ottobre.

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