Nello specifico, sottolinea l’associazione, il tasso dei mutui a 30 anni fissi è passato dal 3,67 al 3,73%, mentre quello dei prestiti jumbo (ossia di importi superiori a quelli ritenuti conformi in base i parametri delle società governative) dal 3,95 al 3,96% e quello dei finanziamenti garantiti dalla Federal housing administration dal 3,48 al 3,53%.
I numeri raccolti dalla Mba trovano conferma in quelli diffusi dalla Federal reserve nei giorni scorsi. Secondo la Fed nel corso dell’inverno le banche statunitensi hanno ricevuto un maggior numero di richieste di prestiti per l’acquisto di appartamenti, attività imprenditoriali e auto.
L’aumento della domanda di prestiti, sostengono gli esperti della banca centrale Usa, è stata particolarmente significativa per il comparto mutui nell’ultimo mese dello scorso anno e all’inizio di gennaio.
Lo studio dell’Istituto centrale lancia un segnale positivo per l’economia statunitense che nel quarto trimestre del 2012 ha registrato una contrazione dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti.
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