In risposta all’atto con cui il 5 giugno scorso la Banca Nazionale di Slovacchia (Nbs) ha notificato a Novis la revoca della licenza assicurativa, la compagnia ha dato mandato ai suoi legali per portare la Nbs dinanzi alla Corte Amministrativa, “certa di poter dimostrare la rispondenza ai parametri richiesti riguardo la solvency”. L’annuncio è arrivato la sera del 9 giugno, insieme alla precisazione che l’attuale indice di solvibilità della compagnia è pari al 126%, ampiamente sopra i requisiti richiesti dalla legge, e che recentemente Novis ha ottenuto ufficialmente il rating da parte di Fitch Ratings, che si è aggiunto a quello già confermato da parte di Standard & Poor’s.
Al tempo stesso la società vuole rassicurare i consumatori, chiarendo che per quanto riguarda gli effetti attuali del provvedimento, Novis al momento non è autorizzata a concludere nuovi contratti assicurativi. Nulla cambia, invece, per i clienti esistenti, che godono ancora di una valida copertura assicurativa e sono ancora tenuti a versare i premi relativi ai prodotti sottoscritti.
“Novis ha scelto di richiedere la revisione periodica a due delle principali agenzie di rating riconosciute a livello mondiale, nonostante non ci fosse alcun obbligo né consuetudine per realtà di medie dimensioni di avviare questo percorso di valutazione indipendente – si legge in un comunicato stampa -. La scelta, non scontata, fatta già nel 2020, attesta la volontà della compagnia di fornire ai propri clienti e ai propri partner distributivi una valutazione imparziale e trasparente della propria solvibilità, ovvero della capacità di mantenere gli impegni presi nei confronti dei creditori”.
Novis sottolinea inoltre che, a conferma della solidità della compagnia, a inizio maggio è arrivata anche la chiusura di un round di raccolta di 20 milioni di euro, con l’emissione di bond convertibili subordinati, che per la società rappresentano non solo un capitale con cui rafforzare la propria posizione finanziaria, ma anche la dimostrazione della fiducia accordata dagli investitori qualificati. Ad ulteriore conferma di ciò, “è già stato condiviso ed accettato dagli azionisti il piano per l’ulteriore aumento di capitale, che porterà l’indice di solvibilità oltre il 180%. Novis è rimasta stupita della decisione firmata dal governatore della Nbs, Peter Kažimír, nonché della grande quantità di errori in essa presenti”.
La compagnia denuncia poi che sono state ignorate tutte le argomentazioni ed evidenze che sono state presentate alla Nbs. Tra queste, anche “la perizia di un esperto del tribunale di Vienna, che afferma come la Nbs abbia distorto il bilancio di solvibilità di Novis a tal punto da portare il perito a utilizzare il termine “falsificazione” in relazione alla procedura della Nbs”. La compagnia è convinta che una distorta valutazione dei fatti e una non corretta applicazione delle leggi vigenti abbiano portato la Nbs a una conclusione errata e che nelle opportuni sedi di giudizio saranno dimostrate le ragioni di Novis.
Si aspetta, quindi di “ottenere un processo equo in tribunale, soprattutto in considerazione del fatto che diversi documenti importanti non sono stati deliberatamente messi a disposizione della corte durante il precedente procedimento dinanzi alla Nbs. Avendo evidenziato più volte in passato la comprovata parzialità e il comportamento illegittimo di alcuni funzionari della Nbs, la Compagnia si è rivolta anche all’ufficio del procuratore generale”.