Mancano ormai pochi giorni all’avvio del registro dei Compro oro istituito presso l’Oam, Organismo agenti e mediatori. A partire dal 3 settembre tutti gli operatori del comparto dell’oro avranno un mese di tempo per iscriversi al detto registro. Abbiamo rivolto alcune domande in proposito a Nunzio Ragno, presidente dell’Associazione nazionale tutela il comparto dell’oro (Antico).
Il termine ultimo per iscriversi al registro è fissato al 3 ottobre. Si tratta di un lasso di tempo sufficiente?
Ritengo che sarebbe stato opportuno concedere un po’ più di tempo, visto che ci sono ancora problemi con il rilascio delle attestazioni necessarie all’iscrizione da parte delle questure. Abbiamo ricevuto alcune segnalazioni di casi in cui le questure hanno dimostrato una certa reticenza al rilascio di tali documenti. E in un caso specifico un operatore ha addirittura ricevuto un rifiuto. Considerato che in caso di mancata iscrizione è prevista la decadenza, con la conseguente impossibilità di continuare a esercitare la propria attività, si può affermare che il periodo di un mese che è stato previsto sia un po’ corto.
A fine luglio l’Oam ha fissato l’entità del contributo che dovrà essere versato dagli operatori per l’iscrizione al registro. È un ammontare congruo?
In linea generale sì. Il problema è rappresentato dalla somma di 70 euro che gli operatori dovranno versare per ogni sede operativa, che ci sembra francamente eccessivo. Si deve considerare infatti che ci sono operatori con 10 o anche 20 sedi, che si troveranno costretti a sborsare cifre elevate.
Ma una società con 20 sedi produce molti utili…
Certamente, ma questo non giustifica comunque un costo così alto. Anche perché per il momento l’Oam dovrà occuparsi della sola tenuta dell’elenco, senza provvedere ad attività ispettive e di vigilanza.
Dopo l’apertura del registro quali iniziative avete in programma?
L’Antico continuerà a lavorare per ottenere una rappresentanza della categoria dei compro oro in seno all’Organismo agenti e mediatori. Quella che rappresentiamo è una professione sempre più diffusa e radicata nel settore del commercio degli oggetti preziosi, che vuole e deve far sentire la propria voce in tutte le questioni che la riguardano direttamente. Un altro nostro impegno sarà quello di seguitare a vigilare sul rispetto delle norme, in particolare da parte di coloro che svolgono quella di compro oro come un’attività secondaria.