Aumenta in Italia il numero delle persone che detengono criptovalute, ma diminuisce il controvalore in euro delle operazioni. Nel I trimestre 2025 il numero degli italiani che posseggono valute virtuali ha superato quota 1,7 milioni, facendo registrare un +4% sullo stesso periodo del 2024; è però sceso del 18% il valore, attestandosi a 2,5 miliardi e a una media per cliente pari a 1.440,52 euro. È quanto emerge dall’analisi dei flussi trimestrali inviati all’Oam (Organismo agenti e mediatori) dai vasp (virtual asset service provider).
Secondo il report diffuso oggi dall’Organismo, il numero dei vasp iscritti nell’apposito registro è diminuito del 16%, passando da 166 a 140 operatori, anche “per effetto del recepimento del Regolamento Europeo che ha previsto la cancellazione dal registro stesso dei vasp persone fisiche”.
I dati mostrano un aumento dell’8% del numero dei clienti trasmessi mentre, con riferimento alle operazioni di conversione da valuta legale a virtuale e viceversa, si registra una diminuzione del controvalore in euro delle operazioni (rispettivamente -23% e -43%). Al contempo, si denota una maggiore propensione dei clienti a detenere criptovalute: la numerosità delle operazioni di conversione da valuta legale a virtuale e viceversa registra infatti una variazione rispettivamente del +2% e del -16%. Nel dettaglio sono state effettuate 4.522.338 operazioni di conversione da valuta legale a virtuale (in media 8,86 operazioni per cliente con un importo di 234,20 euro) e 3.367.137 operazioni di conversione da valuta virtuale a legale (in media 8,85 operazioni per cliente con un importo di 247,30 euro).
Si conferma un mercato dominato dai grandi vasp. Domanda in mano alla Generazione X
Anche i dati relativi al I trimestre 2025 confermano la struttura di mercato che vede le operazioni concentrate presso i virtual asset service provider di maggiori dimensioni. Inoltre, la tipologia della clientela appare consolidata, con i giovani più interessati alle criptovalute ma con valori detenuti contenuti, mentre i portafogli più consistenti riguardano la fascia di età tra i 40 e i 60 anni.
In particolare, circa il 92,25% dei clienti opera su grandi exchange, il 7,64% su exchange medi e lo 0,11% su exchange di piccole dimensioni.
Con riferimento alla classificazione dei clienti per natura giuridica il 99,92% dei clienti dei vasp risulta essere persona fisica. All’interno della categoria delle persone fisiche, la clientela inclusa nella fascia d’età tra i 18 e i 29 anni rappresenta la quota maggiore, pari al 37%, seguita dai clienti con età compresa tra 30 e 39 anni (28%). Il peso percentuale si riduce man mano che sale la fascia d’età, arrivando all’1% per gli ultrasettantenni. Per quanto riguarda invece le persone giuridiche, a livello geografico sono concentrate nelle aree del Nord e del Centro Italia (rispettivamente 23% e 13%) ma la più ampia percentuale di soggetti risiede all’estero (58%).
La maggiore parte dei saldi delle valute legali e delle valute virtuali è detenuta presso exchange di grandi dimensioni, rispettivamente pari al 97,3% e 70%. Inoltre, l’87,9% del numero delle operazioni di conversione da valuta legale a virtuale e l’89,2% delle operazioni di conversione da valuta virtuale a legale vengono effettuate sul territorio della Repubblica attraverso i servizi offerti dai 10 vasp di maggiori dimensioni.
Con riferimento ai valori totali di conversione delle valute virtuali in valute legali e viceversa, gli exchange di grandi dimensioni, nel primo trimestre dell’anno, risultano caratterizzati dalle più alte percentuali, rispettivamente pari al 73,5% e al 67,5% del totale. A tal proposito, gli exchange che vantano un numero di clienti superiore a 50.000 hanno convertito valute virtuali in valute legali per 611 milioni di euro. Per quanto concerne, invece, i valori totali di conversione delle valute legali in valute virtuali gli exchange di grandi dimensioni hanno convertito valute legali in valute virtuali per 714 milioni di euro.
Saldi e valori più elevati in Lombardia e nel Lazio
Il rapporto dell’Oam sottolinea come “sia i saldi totali delle valute legali e virtuali che il controvalore delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, assumono percentuali rilevanti soprattutto per i clienti nella forma di persona fisica con età compresa tra 40 e 60 anni e per i clienti nella forma di persona giuridica con sede legale nel Nord Italia”.
Le operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa rappresentano percentuali rilevanti per i clienti di età compresa tra 18 e 40 anni.
Mentre per i clienti nella forma di persona giuridica le operazioni di conversione delle valute legali in virtuali sono concentrate tra i soggetti con sede legale all’estero mentre le operazioni di conversione delle valute virtuali in valute interessano soprattutto i clienti nella forma di persona giuridica con sede legale nel Nord Italia.
Infine, “con riferimento alla distribuzione geografica dei clienti persone fisiche, i saldi totali delle valute legali e virtuali e il controvalore delle operazioni di conversione di valuta virtuale in valuta legale e viceversa, riguardano principalmente clienti con residenza in Lombardia, Lazio e all’estero”.