Dopo il via libera della prefettura, arrivato il 20 gennaio, entra in vigore il nuovo statuto dell’Oam, Organismo agenti e mediatori. Le novità principali sono rappresentate dall’introduzione della parità di genere e dei criteri di diversificazione di età, competenza ed esperienza per la composizione del prossimo comitato e dalla creazione di un nuovo gruppo di partecipanti, che verrà indicato come gruppo C.
Al gruppo C il 7% dei voti nel consiglio
Lo statuto, pur confermando la centralità del suo ruolo nei confronti di agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi, prevede che potranno partecipare all’Organismo agenti e mediatori le associazioni o federazioni rappresentative, a livello nazionale, delle categorie di soggetti iscritti negli elenchi, albi o registri tenuti dall’Organismo stesso diversi da agenti e mediatori. Questo nuovo gruppo di partecipanti (gruppo C), che si aggiunge a quelli rappresentativi di banche, intermediari finanziari, istituti di moneta elettronica e istituti di pagamento (gruppo A) e di agenti in attività finanziaria e mediatori (gruppo B).
Il nuovo gruppo avrà il 7% dei voti complessivi nel consiglio dei partecipanti, ma, in forza di riserva normativa, non potrà votare per le elezioni del presidente e dei componenti del comitato di gestione.
Attualmente l’Oam gestisce i registri dei compro oro, dei cambiavalute, degli operatori in valute virtuali e dei soggetti convenzionati di ip e imel.
Le previsioni per garantire la parità di genere
In base alle modifiche apportate, per garantire la parità di genere, i partecipanti dovranno inserire, nelle liste dei candidati che verranno selezionati dal voto online degli iscritti agli elenchi, almeno tre nominativi su otto appartenenti al genere meno rappresentato. Se all’esito delle votazioni da parte dei partecipanti non dovessero risultare rappresentati entrambi i generi con almeno un candidato eletto, si procederà al ripescaggio del candidato del genere non rappresentato, che abbia ottenuto più preferenze all’esito delle votazioni online.
Nella formazione delle liste i partecipanti si impegnano inoltre a favorire una diversificazione di età, competenza ed esperienza.
Le modifiche statutarie sono state approvate anche dal ministero dell’Economia, sentita la Banca d’Italia.