Oam: intermediazione del credito, 700 collaboratori in più nel 2022. Nuovo sistema di segnalazioni e poteri sulle società europee

Oam Logo mediazione creditiziaNel 2022 è proseguita la crescita degli iscritti agli elenchi dell’Organismo agenti e mediatori (Oam). I collaboratori degli intermediari del credito sono passati dai 18.996 di dicembre 2021 a 19.713 di novembre 2022. È aumentato anche il numero di agenti (+139 persone fisiche, +15 le persone giuridiche), dei mediatori (+9), degli istituti di pagamento (+84 le persone fisiche mentre le persone giuridiche sono scese di 3 unità).

Numeri in crescita anche per i compro oro, che dalle 3.759 unità del 31 dicembre 2021 sono passati a 3.818 a novembre 2022, grazie alla crescita sia delle persone fisiche che delle persone giuridiche.

In diminuzione invece il numero dei cambiavalute, passati dai 92 soggetti della fine dello scorso anno agli 86 di fine novembre.

L’Oam annuncia un nuovo sistema di segnalazioni

L’Oam ha precisato di aver posto nel 2022 le basi per rafforzare ulteriormente l’azione di vigilanza. Contribuirà al consolidamento la nuova struttura dei contributi per gli iscritti, “che prevede aumenti differenziati in base alla dimensione dei soggetti, è stata resa necessaria dai costi aggiuntivi per adeguare le strutture e le procedure informatiche e rendere sempre più incisivi i controlli di vigilanza”.

Proprio in chiusura d’anno l’Organismo ha reso noto un nuovo strumento da affiancare ai controlli documentali ed ispettivi tradizionali: “con il nuovo sistema di segnalazioni messo a punto si vuole incentivare la qualità e la trasparenza dell’attività degli intermediari del credito attraverso e contestualmente innalzare, in modo costante, la vigilanza prudenziale dell’Organismo per prevenire violazioni e rischi sistemici nel mercato”. Il monitoraggio avverrà sulla base di un flusso di dati che gli iscritti dovranno obbligatoriamente trasmettere, in via periodica, all’Organismo. Le informazioni riguarderanno aspetti gestionali e patrimoniali e i presidi di controllo e di trasparenza relativi all’attività svolta. I dati aggregati potranno essere utilizzati anche per effettuare indagini statistiche, che potranno servire agli iscritti per meglio comprendere il mercato nel quale operano.

Il controllo sugli intermediari europei del settore dei mutui immobiliari

Nel corso del 2022 è anche stata completata la disciplina degli intermediari del credito europei che operano in Italia: a partire dal 25 novembre l’Oam può esercitare i poteri di controllo e sanzionatori nei confronti dei soggetti che operano nel settore dei mutui immobiliari iscritti nell’elenco dedicato, per tutelare i consumatori e presidiare la trasparenza e la competitività del mercato. Le attività di controllo saranno effettuate sulla base di un programma periodico almeno annuale e potranno essere svolte d’ufficio ma anche a seguito di segnalazioni o esposti provenienti da terzi. In caso di comportamenti contrari alle norme sulla trasparenza e sulla correttezza delle informazioni fornite ai consumatori, l’Organismo potrà ordinare all’intermediario di porre termine alla violazione, dando un termine non inferiore a 30 giorni. Se l’intermediario non ottempera, previa informativa all’Autorità competente dello Stato membro di origine, l’Oam potrà utilizzare, a seconda della gravità del comportamento, tutti gli strumenti sanzionatori a sua disposizione: richiamo scritto, sanzione pecuniaria, sospensione dall’esercizio dell’attività per un periodo da 10 giorni a un anno, fino alla cancellazione dall’elenco. È inoltre prevista, anche prima dell’avvio della procedura sanzionatoria, la possibilità di adottare un provvedimento di sospensione in via cautelare per un periodo massimo di otto mesi.

Monitoraggio delle reti distributive e web marketing al centro delle comunicazioni del 2022

Anche nel 2022 l’Organismo ha utilizzato lo strumento delle comunicazioni al mercato per aiutare gli operatori a rispettare al meglio le regole del settore. Particolare attenzione è stata posta al tema del monitoraggio della rete distributiva. Con una comunicazione sul tema l’Oam ha ricordato che gli intermediari del credito devono assicurare e verificare “anche attraverso l’adozione di adeguate procedure interne, che i propri dipendenti e collaboratori di cui si avvalgono per il contatto con il pubblico, rispettino le norme loro applicabili e possiedano i requisiti previsti dalla legge”. E ha ancora una volta sottolineato “che è obbligo ed onere dei soggetti iscritti assicurare che la propria rete distributiva rispetti la normativa di settore e si ponga in posizione collaborativa rispetto all’attività di vigilanza dell’Organismo, anche laddove questa risulti indirizzata direttamente ai dipendenti e collaboratori medesimi”. Altrettanto importante la comunicazione con la quale l’Organismo ha chiarito che “i siti internet o gli strumenti di web marketing che incentivano l’utente a fornire i propri dati per facilitare un contatto con i finanziatori devono, se non iscritti all’Oam, limitarsi alla semplice raccolta di dati anagrafici e di contatto”. La comunicazione traccia con chiarezza il perimetro delle attività riservate agli iscritti nell’ambito delle piattaforme comparative online