Oam: crescono gli iscritti agli elenchi. I numeri del I semestre 2021

È aumentato nel primo semestre dell’anno il numero degli iscritti agli elenchi di agenti e mediatori: 238 unità in più, al netto delle cancellazioni. Continuano a crescere anche i collaboratori che arrivano a quota 18.378 con un incremento nel semestre di 1.069 unità, di cui quasi il 50% nel settore della mediazione creditizia (+520). Complessivamente risultano iscritti negli elenchi 8.504 unità. Lo rende noto l’Oam (Organismo agenti e mediatori) nella newsletter/magazine diffusa oggi, precisando che un’ulteriore conferma arriva dalla partecipazione alle prove d’esame e valutative, alle quali nei primi sei mesi del 2021 hanno partecipato, rispettivamente 1.024 e 2.182 persone.

Mandati in aumento

Anche il numero dei mandati al 30 giugno 2021 comunicati dagli agenti iscritti confermano la vitalità del settore: “in tutto 27.853 con un aumento rispetto all’inizio dell’anno di 953 unità (+3,5%): incrementi oltre il 10% per il factoring, money transfer, acquisto credito e leasing immobiliare”.

In riduzione gli iscritti ai registri

Risultano invece diminuiti gli iscritti ai registri degli operatori compro oro e dei cambiavalute: i primi si sono attestati a 3.755 unità, con una riduzione di 127 soggetti mentre i secondi, colpiti dal crollo del turismo dovuto alla pandemia, sono 95, con una diminuzione di 5 unità.

La comunicazione sui collaboratori rivolta agli agenti in attività finanziaria

Sul tema dei collaboratori l’Oam ricorda di essere intervenuto con una comunicazione al mercato in cui chiarisce che tutti gli iscritti negli elenchi, compresi gli agenti in attività finanziaria, dovranno garantire che i propri dipendenti e collaboratori a contatto con il pubblico cooperino con l’Organismo quando svolge attività di vigilanza, ricorrendo anche ad apposite clausole contrattuali. La comunicazione, in particolare, ricordava che, in base al Testo unico bancario, “gli agenti e mediatori sono tenuti a garantire che i propri dipendenti e collaboratori, di cui si avvalgono per il contatto con il pubblico, rispettino la disciplina di settore a questi ultimi direttamente applicabile, rispondendo in solido dei danni dai medesimi causati nell’esercizio dell’attività, anche in relazione a condotte penalmente sanzionate”.