Oam-Prometeia: dai prestiti alle famiglie al factoring, previsioni favorevoli per tutti i prodotti nel triennio 2024-2026

Copertina Rapporto Oam Prometeia 2024Sono favorevoli le prospettive di crescita per il triennio 2024-2026 per tutti i comparti di attività che coinvolgono l’intermediazione del credito, secondo l’analisi “Agenti e mediatori in Italia: posizionamento e traiettorie evolutive”, elaborata dall’ufficio studi dell’Oam in collaborazione con Prometeia e diffusa lo scorso 23 aprile.

In base alle stime riportate nello studio, i prestiti alle famiglie cresceranno dell’1,5% nella media del triennio 2024- 2026, mentre quelli alle imprese sperimenteranno un aumento della domanda a partire dal 2025.

Nel 2024 sono invece già positive le stime di crescita per cessione del quinto, leasing e factoring,

I prestiti alle famiglie saranno sostenuti da agevolazioni prima casa, under 36 e mutui green

Nel 2023 i prestiti alle famiglie si sono ridotti di circa l’1,3% annuo per la contrazione di tutte le componenti, eccetto il credito al consumo.

A partire dal 2024 a sostenere la crescita dei finanziamenti concorrerebbe la riduzione dei tassi di interesse, l’aumento del reddito disponibile in termini reali e l’effetto ricchezza positivo dato dal buon andamento dei mercati. Si stima una crescita media annua dei prestiti alle famiglie attorno all’1,5% nella media del triennio 2024- 2026.

Un elemento di supporto alle erogazioni sarà rappresentato dalle misure inserite nell’ultima legge di Bilancio, che prorogano per il 2024 le agevolazioni e le garanzie statali dell’80% sui mutui “prima casa” per i giovani under 36, le giovani coppie in cui almeno uno dei due richiedenti abbia un’età inferiore a 36 anni e le famiglie monogenitoriali con figli minori. Un ulteriore elemento di sostegno è rappresentato dal mercato dei mutui green.

Prestiti alle imprese

Per il credito alle imprese il 2023 ha rappresentato un anno di decisa riduzione dopo la forte espansione del periodo pandemico.

Secondo l’analisi dell’ufficio studi dell’Oam e Prometeia, per il 2024la caduta degli investimenti in costruzioni e il rallentamento di quelli in macchinari e attrezzature porteranno a un modesto fabbisogno finanziario delle imprese che potrà venire soddisfatto ancora tramite l’utilizzo della liquidità accumulata”.

Tuttavia i prestiti alle imprese potranno evidenziare una crescita sostanzialmente nulla “che riflette anche un aumento delle emissioni di titolo di debito per le imprese di maggiori dimensioni e dei finanziamenti per le altre società finanziarie”.

Dal 2025 tassi di interesse più bassi favoriranno una maggiore domanda di finanziamenti bancari.

Credito al consumo

Il credito al consumo è l’unico segmento del credito alle famiglie che è cresciuto nel 2023, pur evidenziando un rallentamento dei flussi rispetto al 2022. Nell’anno in corso la fragilità del contesto esterno, il rallentamento dei consumi e gli elevati tassi d’interesse condizioneranno ancora le erogazioni di credito al consumo.

Nel 2025-26 i flussi di credito al consumo torneranno a crescere a ritmi più sostenuti, “grazie al consolidamento della crescita del reddito disponibile in termini reali e al graduale rientro dei tassi di interesse favorito da una politica monetaria più espansiva. Resteranno tuttavia differenze significative tra i prodotti”.

Nel 2024 la crescita del mercato sarà guidata dal finalizzato, con particolare riferimento all’acquisto auto/moto “che sarà anche sostenuto da incentivi volti all’efficientamento del parco auto”. Al contrario, i prestiti personali saranno caratterizzati ancora da qualche “difficoltà”, assestandosi su valori poco superiori rispetto a quelli del 2023, “ancora condizionati dalla debolezza della domanda e dall’offerta attenta alla solvibilità del prenditore, specie in tale comparto tipicamente più rischioso”.

Dal 2025, comunque, il settore tornerà ad espandersi in misura marcata con il consolidamento della crescita economica, in un contesto di rischiosità del credito in diminuzione.

Il segmento della cessione del quinto e della pensione, invece, è atteso in crescita nel 2024; “la garanzia derivante dalla copertura assicurativa e il minor assorbimento di capitale previsto dalla normativa dovrebbero favorire il prodotto in un momento di cautela da parte degli operatori alla luce delle attese di peggioramento della rischiosità”, precisa l’analisi di Oam e Prometeia.

Resteranno fondamentali per il settore bancario gli investimenti in tecnologia, “soprattutto in un contesto in rapida trasformazione, anche per effetto di elevati livelli di competizione”. Per l’espansione del mercato sarà necessario puntare sullo sviluppo di prodotti che incentivino l’acquisto di beni ad alta efficienza energetica, anche prevedendo scontistiche sul tasso applicato.

Leasing

Il mercato del leasing ha continuato a crescere nel 2023, “trainato principalmente dal comparto del targato e dal noleggio a lungo termine; i volumi di stipulato auto hanno raggiunto oltre il 60% dei volumi complessivi”. Lo strumentale, invece, ha mostrato qualche criticità registrando una contrazione, “principalmente per la rimodulazione degli incentivi che avevano sostenuto gli investimenti negli ultimi anni (ex iperammortamento e superammortamento)”. L’immobiliare ha registrato, al contrario, una crescita (seppur debole).

Al 2024 si prospetta ancora un trend crescente del leasing, guidato dalla buona tenuta degli investimenti in impianti macchinari e mezzi di trasporto, sostenuti ancora una volta dalla componente auto. Il mercato sarà inoltre favorito dalla Nuova Sabatini, rifinanziata dalla nuova Legge di Bilancio 2024.

Per il biennio 2025 – 2026, l’espansione dello stipulato si consoliderà su tassi di crescita sostenuti, in linea con l’andamento degli investimenti che godranno del contributo addizionale del Pnrr, più marcato nel 2025, e dall’ulteriore effetto espansivo rappresentato dalla riduzione dei tassi.

Factoring

A fine 2023, dopo i tassi di crescita a doppia cifra registrati nei primi mesi dell’anno, gli anticipi di erogati di factoring crescono dell’1,2%. Dal 2024, secondo le stime di Oam e Prometeia, si aspetta che il factoring continui a crescere, “anche come misura di supporto alle imprese in condizione di stress finanziario e con maggiori difficoltà di accesso al credito tradizionale”. In tal senso, “anche in una fase di rallentamento del ciclo economico, il factoring può rappresentare sia uno strumento per efficientare la gestione del capitale circolante riducendo gli insoluti, ma anche come alternativa al credito a breve termine offerto dagli operatori bancari”.

Nel biennio 2025 – 2026, la crescita del factoring continuerà in linea con la dinamica attesa del Pil.