Il ricordo di Antonio Catricalà nel convegno Oam sul passaporto europeo

Antonio Catricalà, OamL’impegno di Antonio è stato trasversale nel garantire, nelle sue varie funzioni, prima come presidente dell’Agcom poi come presidente dell’Oam, la miglior tutela dei consumatori e della concorrenza del mercato: nella sua visione, politica della concorrenza e tutela del consumatore si integravano perfettamente”. È sulle parole del presidente dell’Organismo agenti e mediatori (Oam) Francesco Alfonso che converge il ricordo di tutti i partecipanti al convegno sul “Passaporto europeo e sulle nuove frontiere per gli intermediari del credito” che si è svolto questa mattina ed è stato dedicato ad Antonio Catricalà.

Le parole di Francesco Alfonso

In apertura del lavori il presidente Alfonso ha parlato del suo “illustre predecessore”, che ha avuto l’onore di conoscere e apprezzare per le sue grandi capacità, umane e giuridiche.
Lo ha ricordato come una “persona unica nella sua poliedricità, dalla straordinaria versatilità nei diversi aspetti della sua vita professionale, mai superficiale, sempre innovatore”.
Ha poi sottolineato il contributo straordinario in ogni settore in cui ha operato, anche nell’insegnamento. “Una personalità dalle doti diversificate, ma tutte riconducibili all’essenza del diritto; aveva una costante preoccupazione per una giustizia veloce, vicina, e comprensibile. Per Lui la giustizia andava rigorosamente applicata, ma con attenzione all’umanità delle emozioni e dei sentimenti: essere giudice restando una persona umana – ha affermato -. Al rispetto delle regole accompagnava sempre una visione del bene comune, con uno sguardo lungimirante che ha costituito la ‘cifra’ del suo operato. Portandosi dentro quell’etica e quel rigore giuridico, ad Antonio riusciva facile esprimere in ogni circostanza serenità, con un sorriso buono, ma anche intransigente, perché era intransigente anzitutto con se stesso. Nelle relazioni con le parti sociali e nei rapporti con i suoi collaboratori sapeva trasfondere queste straordinarie virtù”.

Giovanni Calabrò e le perplessità dell’Antitrust sul monomandato nel 2010

È tornato con la memoria al 2008 Giovanni Calabrò, direttore generale della DG Tutela del consumatore dell’Agcm (Autorità garante della concorrenza e del mercato), nel suo intervento durante la tavola rotonda. Ha ripercorso l’iter della Direttiva 2008/48/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008, relativa ai contratti di credito ai consumatori, poi recepita nella Legge 7 luglio 2009, n. 88 e nel Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n. 141 che disciplina i soggetti operanti nel settore finanziario, gli agenti in attività finanziaria e i mediatori creditizi. E ha ricordato le perplessità espresse nel 2010 dall’Antitrust, guidata da Catricalà, riguardo alla separazione netta tra la figura dell’agente in attività finanziaria e quella del mediatore creditizio. “In una situazione di mercato molto diversa da quella odierna ci si è concentrati sull’obiettivo monomandato per consentire l’ingresso nel mercato di operatori che non avevano rete e permettere loro un collegamento con intermediari bancari che detengano una certa quota di capitale. Su questo qualche perplessità l’avevamo, perplessità che furono espresse dal presidente Catricalà. Ritenevamo e riteniamo ancora che la distinzione potrebbe essere rivista”, ha dichiarato Calabrò.

Paolo Righi “Tutela del consumatore e libertà di impresa, i due fari di Catricalà”

A ricordare come la rimozione dell’incompatibilità fra agente in attività finanziaria e mediatore creditizio abbia rappresentato per anni il cavallo di battaglia di Antonio Catricalà è stato Paolo Righi, già presidente Fiaip, presidente onorario e fondatore di Auxilia Finance, in passato coordinatore della Consulta interassociativa nazionale dell’intermediazione immobiliare, presente oggi al convegno in qualità di ospite.
Antonio ha sempre espresso la sua contrarietà all’esistenza di una doppia legislazione per il monomandatario e l’intermediario del credito. I fari che dovevano guidare il legislatore per lui erano la tutela del consumatore, da un lato, e la libertà di impresa, dall’altro. Su questo la sua visione era avanti non di 2 ma probabilmente di 20, anche 25 anni”, ha sottolineato Righi.

Gli altri ricordi

Ha sottolineato la lungimiranza e la competenza di Catricalà anche Vito Torelli, componente del comitato di gestione dell’Oam, ancora commosso dal ricordo del presidente.
Ha ricordato “il contributo validissimo che ha fornito in tutti i ruoli che ha svoltoGianfranco Torriero vice direttore generale dell’Associazione bancaria italiana (Abi), intervenuto alla tavola rotonda.
La figura di Antonio Catricalà ci sia di costante monito ed esempio per professionalità, impegno, dedizione, etica della responsabilità”, ha concluso il presidente Alfonso.