Oam: 2,6 mld di valute virtuali a fine 2024. Chi sono gli oltre 1,6 milioni gli italiani che le detengono

Oam Logo mediazione creditiziaA fine dicembre 2024 il valore delle valute virtuali detenute dalla clientela italiana è salito a oltre 2,6 miliardi di euro, dopo le contrazioni registrate nel secondo e terzo trimestre dell’anno. In aumento anche il numero di clienti che detengono criptovalute che crescono del 7% per un totale di 1.609.898 soggetti. Sono risultati in aumento anche i vasp (virtual asset service provider), iscritti nel registro, passati da 148 a 166.

È quanto emerge dai flussi trimestrali inviati dagli operatori iscritti nella sezione speciale del registro dei cambiavalute tenuto dall’Organismo agenti e mediatori (Oam).

A fine anno oltre 1,6 milioni i clienti, con criptovalute per 2,6 miliardi

Con l’ottavo flusso informativo, l’Oam ha ricevuto dai vasp i dati identificativi e relativi all’operatività in criptovalute di clienti. Rispetto al totale dei clienti trasmessi (2.253.524), il 71% (1.609.898 clienti) deteneva, all’ultimo giorno del trimestre di riferimento, criptovalute in portafoglio, per un controvalore in euro pari a 2.630.802.472: il valore medio delle criptovalute detenute dai clienti è pari ad euro 1.634,14.

Nel quarto trimestre del 2024 sono state effettuate 4.324.451 operazioni di conversione da valuta legale a virtuale (in media 10,23 operazioni per cliente con un importo di 312,36 euro) e 3.953.895 operazioni di conversione da valuta virtuale a legale (in media 10,66 operazioni per cliente con un importo di 363,02 euro).

Mercato dominato dai grandi vasp. Domanda in mano alla generazione X

I dati Oam del quarto trimestre 2024 confermano una struttura di mercato dominato dai grandi vasp: il 94% dei clienti opera su grandi exchange, il 5,8% su exchange medi e 0,1% su exchange di piccole dimensioni.

I clienti sono per la quasi totalità persone fisiche (99,91%): il 35% appartiene alla fascia d’età tra i 18 e i 29 anni, il 29% alla fascia d’età compresa tra 30 e 39 anni. Il peso percentuale si riduce man mano che sale la fascia d’età, arrivando all’1% per gli ultrasettantenni.

Il quadro cambia se si osservano i dati relativi al saldo totale delle valute virtuali, che assume percentuali rilevanti soprattutto per i clienti nella forma di persona fisica con un’età compresa tra i 40 e i 60 anni: in particolare sia i saldi totali delle valute legali che il controvalore delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, vedono percentuali significative soprattutto per questa fascia di età.

Il numero delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, assume invece percentuali rilevanti per i clienti nella forma di persona fisica con età compresa tra 18 e 40 anni.

Analogamente il maggior numero di trasferimenti di valuta virtuale sia in uscita che in entrata da/verso il prestatore di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale, è stato eseguito da clienti persone fisiche con età compresa tra i 18 e i 40 anni (oltre il 74%).

Persone giuridiche in gran parte residenti all’estero

Per quanto riguarda invece le persone giuridiche, a livello geografico la più ampia percentuale di soggetti risiede all’estero (55%) mentre un 24% risiede al Nord e il 14% in Centro Italia.

Il saldo totale delle valute virtuali assume percentuali rilevanti soprattutto per i clienti con sede legale in Italia collocata al Nord con un 50,8% mentre l’41,5% riguarda la clientela con sede all’estero. Per quanto concerne invece sia i saldi totali delle valute legali che il controvalore delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, si rilevano percentuali significative soprattutto per i clienti nella forma di persona giuridica con sede legale all’estero.

Inoltre, l’Oam rileva che il numero delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, assume percentuali rilevanti per i clienti nella forma di persona giuridica con sede legale all’estero. Analogamente i trasferimenti di valuta virtuale sia in uscita che in entrata da/verso il Prestatore di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale, sono stati eseguiti per la stragrande maggioranza da società con sede legale all’estero (oltre l’88%).