Sono disponibili da oggi sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate le statistiche dell’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi) con i dati sulle compravendite di abitazioni, uffici, negozi, depositi commerciali e terreni, aggiornate al periodo luglio-settembre di quest’anno. In particolare, i report segnalano, per il settore residenziale, l’acquisto di 157.000 abitazioni e, per il settore terziario-commerciale, un volume di scambi di circa 30.000 unità.
Le statistiche trimestrali dell’Omi, pubblicate nel trimestre successivo a quello di riferimento, rappresentano una sintesi dell’andamento dei mercati immobiliari, con dettagli per aree, capoluoghi e grandi città. Contengono i dati desunti dalle note di trascrizione degli atti di compravendita, registrati presso gli uffici di pubblicità immobiliare dell’Agenzia, incrociati con gli archivi del catasto e del registro.
Prosegue il calo delle compravendite: -10,4% nel III trimestre
Nel terzo trimestre del 2023, per il settore residenziale si registra ancora una riduzione dei volumi di scambio, protraendo il calo delle compravendite in corso da inizio anno. Sul mercato nazionale in questo trimestre sono state compravendute 157.000 abitazioni, circa 18.000 in meno rispetto allo stesso periodo del 2022, con un calo tendenziale del 10,4%.
I volumi di scambio delle abitazioni mostrano una contrazione accentuata diffusa in tutte le aree del Paese, senza eccezioni. Anche in tutte le grandi città gli acquisti di abitazioni sono in calo ovunque, con Firenze e Roma che mostrano i cali tendenziali maggiori, -17,9% e -13% rispettivamente. La diminuzione degli scambi coinvolge inoltre tutti i tagli dimensionali, risultando più accentuata al crescere della superficie delle abitazioni.
Gli acquisti delle persone fisiche hanno riguardato, nel terzo trimestre 2023, circa il 95% del totale delle abitazioni compravendute, quasi 150.000 unità. Di queste circa il 62% è prima casa, ma era più del 65% nello stesso trimestre del 2022, e solo il 41% circa è stato acquistato ricorrendo a un mutuo ipotecario, rispetto ad una quota prossima al 50% rilevata lo scorso anno nell’omologo trimestre.
Le abitazioni di nuova costruzione rappresentano circa l’8% delle abitazioni compravendute, quota ancora in flessione in questo trimestre. Infine, esaminando i dati sul mercato delle locazioni residenziali, nel 3° trimestre del 2023 sono state locate oltre 200 mila abitazioni, in calo tendenziale del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2022.
In questo quadro generale, crescono in controtendenza le locazioni di breve periodo con contratti transitori (+4,3%) e per gli studenti (+6,5% per le locazioni di intere abitazioni, +15,5% per le locazioni di porzioni).
L’andamento del mercato immobiliare nelle grandi città
Secondo le statistiche dell’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi), nelle 8 principali città italiane le compravendite di abitazioni hanno evidenziato una variazione tendenziale annua negativa del 10,3% nel terzo trimestre del 2023. Si contano circa 2.700 abitazioni acquistate in meno nel terzo trimestre 2023 rispetto allo stesso trimestre del 2022.
I tassi di variazione tendenziale sono negativi per tutte le città, con Firenze e Roma che mostrano i cali più elevati, -17,9% e -13% rispettivamente; si accodano Torino e Palermo con una diminuzione del 10% circa. A Bologna si osserva un decremento del 9,6%, a Milano e Genova la diminuzione è rispettivamente dell’8,5% e del 7,9%, infine, più contenuta è la decrescita a Napoli, che registra una variazione del -1,9%.
Locazioni scese del 4,1%. Canone in aumento dell’1,3%
Le statistiche dell’Omi evidenziano come nel III trimestre del 2023 siano state locate 207.992 abitazioni, in calo tendenziale del 4,1% rispetto al III trimestre del 2022. Di queste, il 67% riguarda residenze ubicate in comuni ad alta tensione abitativa, dove la flessione, del 5,7%, è di oltre un punto e mezzo percentuale superiore a quella complessiva.
Il canone annuale riferito alle abitazioni con locazione registrata nel III trimestre 2023 ammonta a poco meno di 1,4 miliardi di euro, in aumento dell’1,3%. In termini di canone, la quota riferibile a locazioni in comuni ad alta tensione abitativa raggiunge il 75%.
“Dal 2016, il numero di abitazioni locate ha evidenziato una crescita nel periodo precedente l’evento pandemico del 2020 più accentuato nel biennio 2018 e 2019. Alla forte contrazione del 2020 è seguito un recupero nel 2021 e una fase di lieve calo e stabilità nel 2022. Nel 2023, dopo un primo rialzo osservato ad inizio anno, nel secondo e nel terzo trimestre il numero di abitazioni locate torna a scendere. Con riferimento alla tendenza, la comparazione tra l’andamento del complesso delle abitazioni locate e quello nel dettaglio dei singoli segmenti riportato nelle serie degli indici evidenzia un’evoluzione piuttosto simile tra i diversi segmenti caratterizzata essenzialmente da una fase che precede e una successiva alla pandemia. Ciascun segmento mostra, però, talune peculiarità che possono ricondursi ad un trend di stabilità e calo per le locazioni con contratti ordinari di lungo periodo, una tendenza alla crescita, seppur moderata, per i segmenti dell’ordinario transitorio. Il mercato delle locazioni per studenti esibisce una crescita molto accentuata che, se si fa eccezione per l’anno 2020, caratterizza tutto il periodo”, conclude il report dell’Agenzia delle Entrate.