Opstart acquisisce Backtowork. Insieme per espandere l’attività in Europa

Opstart ha acquisito BacktoWork, dando il via alla prima aggregazione nel comparto del crowdfunding in Italia. Obiettivo dichiarato dell’iniziativa è quello di costituire un grande player nazionale, capace di competere con la concorrenza estera.

Il nuovo Regolamento europeo sul crowdfunding 2020/1503 (ECSP), entrato ufficialmente in vigore dal 10 novembre 2023, ha infatti portato alla creazione di un mercato unico europeo del settore. E consente ai portali autorizzati, qualora ne facciano richiesta, di esercitare la propria attività su tutto il territorio dell’Unione europea.

I numeri dei due portali

I due portali di raccolta raggiungono insieme circa 60.000 utenti, più di 600 campagne lanciate e 157 milioni di capitali raccolti. E si candidano così a diventare il primo portale italiano per capitali raccolti in crowdfunding (equity, lending e debt) e campagne lanciate.

 “Questa operazione ci permetterà di far fronte comune davanti all’apertura e al conseguente ampliamento del mercato nazionale, con l’introduzione di nuove sfide e competitor –ha dichiarato Giovanpaolo Arioldi, ceo di Opstart -. Con l’operazione si allargherà la compagine sociale – oggi composta da investitori privati e istituzionali come Banca Valsabbina e Warrant Hub – anche ad Intesa San Paolo. Grazie all’aggregazione, potremo offrire alla community di BacktoWork la possibilità di investire direttamente in economia reale e in modo sostenibile, attraverso l’utilizzo di strumenti di finanziamento alle imprese come il lending crowdfunding e i minibond, rispetto al solo equity crowdfunding, per diversificare il portafoglio con degli asset innovativi e alzare così gli obiettivi di rendimento attesi. Un progetto di integrazione tra finanza tradizionale, agevolata e alternativa, che oggi passa necessariamente anche attraverso operazioni di aggregazione tra player di mercato, che come Opstart e BacktoWork hanno creato la storia del crowdfunding in Italia, contribuendo ad innovare in un settore molto tradizionale e conservatore come quello della finanza”.