Osservatorio Compass: l’80% degli esercenti prevede ripresa degli acquisti nel 2022

Compass LogoNel primo semestre 2021sono stati erogati oltre 12 miliardi di euro di finanziamenti. Il livello più alto mai raggiunto dal 2015. In crescita del +47,1% rispetto al primo semestre 2020 e dell’1,5% rispetto al 2019. A segnalarlo è l’ultima edizione dell’osservatorio di Compass, la ricerca dedicata alle aspettative di consumatori ed esercenti per il 2022, condotta dalla società del credito al consumo del gruppo Mediobanca.

Se riduciamo il lasso di tempo considerato, a brillare è soprattutto il secondo trimestre (+69,7% sul 2020 e +6,2% sul 2019), grazie soprattutto alla crescita del settore auto/moto (+73,3% sul 2020 e +6,9% sul 2019), che determina da solo l’80% dei prestiti, e al dinamismo dell’elettronica (+28,7% sul 2020 e +18,4% sul 2019) – si legge nel report -. Cresce lungo tutto il primo semestre 2021 il finanziato medio: nel comparto automotive tocca quota 13.649 euro (+1,9% rispetto allo stesso periodo del 2020). Bene anche l’arredamento, con 2.651 euro (+5,3%), mentre cala seppur di poco il finanziamento medio nell’elettronica (884 euro, -0,6%)”. E nel 2022 il credito al consumo potrebbe avere un ruolo ancora più rilevante: l’80% degli intervistati da Compass prevede un trend di crescita degli acquisti finanziati.

“Per consumatori ed esercenti il 2021 sembra essere stato un anno di mezzo, sicuramente migliore rispetto al 2020 ma, ci auguriamo tutti, non quanto il 2022, caratterizzato da attese molto elevate – ha commentato Luigi Pace, direttore centrale marketing & innovation di Compass -. Lo dimostrano i dati, secondo cui quasi tutti gli italiani sono finalmente ritornati a fare progetti e ad acquistare. Per farlo, in molti si sono rivolti a al credito al consumo, comparto che ha segnato numeri molto incoraggianti, forte anche dell’introduzione di nuove soluzioni di pagamento con il buy now pay later. Oggi Compass è tra i pochi operatori in Italia ad offrire attraverso Pagolight questo servizio, semplice e fruibile, e in cui crediamo fortemente a sostegno dei consumi futuri”.

L’impatto della pandemia sul business degli esercenti

Dalle opinioni espresse dai convenzionati Compass emerge un dato interessante: secondo la metà (47%), con la pandemia è cambiato il comportamento dei clienti. Ora sono più attenti alle promozioni e alle offerte, specialmente quando si tratta di auto/moto ed elettronica, hanno più fretta ed entrano in negozio solo per gli acquisti di “necessità”. C’è anche chi percepisce da parte loro maggiore nervosismo e preoccupazione, ma anche molta più concretezza. In altre parole, se entrano in negozio è molto probabile che acquisteranno. Il che, in un 2021 in cui per il 55% degli esercenti l’affluenza è tornata ai livelli pre-covid, non è poco.

 Alle trasformazioni nel comportamento della clientela corrisponde un diverso approccio da parte degli imprenditori. Nel 2021 il 55% degli esercenti ha sviluppato soluzioni che potessero dare un concreto supporto alle vendite. Tra le principali soluzioni adottate emergono l’apertura di canali social, la creazione di siti web e la raccolta di ordinativi via messaggistica istantanea. In generale, oltre il 30% dei convenzionati prevede nel prossimo biennio di realizzare alcuni progetti di sviluppo della propria attività imprenditoriale, come, ad esempio, la ristrutturazione dell’attuale spazio di vendita e l’ampliamento della gamma di prodotti offerti.

Capitolo sostenibilità ambientale: nel corso del 2021 il 21% dei convenzionati ha effettuato almeno un intervento per essere più “green”: il 39% di questi ha digitalizzato la documentazione, il 29% ha effettuato una ristrutturazione del punto vendita per efficientamento energetico, e sempre il 29% ha ampliato la gamma prodotti con versioni più ecosostenibili. 

Una nuova forma di credito: il buy now pay later

Negli ultimi anni si sta progressivamente affermando il servizio di dilazione di pagamento buy now pay later, sia nel punto vendita che sui siti di e-commerce. Allo stato attuale, 6 convenzionati su 10 (60%) lo conoscono, con il 18% che offre già questa possibilità o ha intenzione di farlo nei prossimi mesi. Agli intervistati piace soprattutto la velocità (23%) e la semplicità (11%) della dilazione di pagamento rispetto al finanziamento tradizionale oltre alla possibilità di incontrare in modo innovativo le esigenze della propria clientela (18%). I costi da sostenere per il servizio sono invece i contro più gettonati.

Le aspettative per il 2022 secondo consumatori ed esercenti

Quasi la metà del campione dell’osservatorio Compass ritiene che il 2022 segnerà un miglioramento per l’economia del Paese. La fiducia cresce e riguarda anche la sfera personale, con circa un terzo degli intervistati (30%) convinto che la situazione economica della propria famiglia migliorerà. Per molti il nuovo anno sarà l’occasione per mettersi alle spalle un 2021 dai due volti. “Se è vero che la campagna vaccinale e l’aumento del Pil hanno dato fiducia ad alcuni sia nei confronti dell’economia italiana (migliorata nel 2021 per il 29% degli intervistati) che per quella famigliare (14%), sono ancora in tanti a contare i danni dell’anno passato (per il 30% c’è stato un peggioramento) e a doversi aggrappare al 2022 per un vero riscatto”, precisa l’analisi.

Per questo non sorprende che il 68% desideri solo che finisca la pandemia. Di sicuro agli italiani non manca la consapevolezza sui problemi più gravi della nostra epoca: infatti, completano il podio dei desideri per il 2022 il voler vivere in un mondo più rispettoso dell’ambiente e della natura (43%) e il contenimento della crisi economica (42%). Quello che sembra mancare è soprattutto un forte senso di libertà di movimento, non a caso il 51% ha in programma di fare un viaggio/vacanza e il 23% di acquistare un’auto/moto. Che sia viaggiare, comprare casa o un veicolo, ristrutturare casa, rifare l’arredamento o, più semplicemente, sposarsi, non importa: la notizia migliore è che quasi tutti gli italiani (88%) hanno ripreso a fare progetti.

Passando agli esercenti, per il 34%nel 2021 sono aumentate le vendite rispetto al secondo semestre del 2020, ma è forte il campanello d’allarme sui prezzi, con oltre 7 su 10 che lamentano i rincari applicati dai fornitori. Per il primo semestre 2022 gli esercenti intervistati appaiono ottimisti: oltre la metà (51%) stima una congiuntura economica favorevole e una decisa ripresa nei volumi di vendita rispetto alla prima metà del 2021 per la propria attività commerciale (52%). I settori più fiduciosi risultano l’arredamento (per il 59% le vendite aumenteranno), l’elettronica (55%) e l’automotive (40%).