
Secondo l’analisi nel secondo trimestre del 2015 si è registrato un significativo segnale di miglioramento della spesa delle famiglie, (+0,4% di variazione, la più alta dal 2010) dovuta da un lato all’aumento del potere d’acquisto (+0,2%) e in parte anche attraverso un ricorso al risparmio, la cui propensione è scesa di 2 decimi di punto all’8,7% (dati Istat settembre 2015). Gli italiani infatti sembrano essere ancora cauti, un 34% afferma che il futuro dal punto di vista economico sarà sempre più incerto in quanto la crisi ha lasciato il segno, un altro 27% del campione è convinto che non si tornerà più ai livelli pre-crisi e avremo meno soldi a disposizione. C’è poi chi non è del tutto d’accordo e vede un futuro più sereno e in discesa con un po’ di attenzione al risparmio (21%). Il 10% infine è convinto che oltre allo Stato bisognerà pensare in prima persona mettendo da parte capitale e utilizzando forme di risparmio private (8%).
Cosa si desidera per il futuro. Gli italiani mostrano di avere le idee ben chiare: attraverso le forme di risparmio attivabili oggi il desiderio più inseguito risulta essere il mantenimento del tenore di vita attuale (33%) o di un livello anche inferiore all’attuale ma sufficientemente adatto (20%). Il 19% del campione vorrebbe essere in grado di aiutare i propri figli in caso di necessità mentre un altro 13% non vorrebbe gravare su di essi. Il 12% integra la propria pensione perché ritenuta troppo bassa.
Le forme di risparmio conosciute. La conoscenza in merito degli intervistati è ampia, si va dalle polizze assicurative sulla vita (54%) ai fondi pensione (49%) passando per la classica pensione e ai fondi di investimento, entrambi a 44%. Chiudono il quadro generale i piani pensionistici individuali (41%), acquisto di immobili 34% e conti deposito 36%.
Dove ci si informa. Come già rilevato dalla precedente ricerca dell’Osservatorio UnipolSai c’è la conferma che per avere le informazioni necessarie ci si rivolge a professionisti del settore. In particolare per quanto concerne piani di risparmio personali gli italiani si affidano principalmente alla propria banca (36%) e alla figura del proprio assicuratore (25%). Le alternative in secondo luogo più utilizzate risultano essere siti internet specializzati (16%) o il classico passaparola di conoscenti e amici (12%). Le altre forme di informazione consultate indicate dagli intervistati sono invece i siti web delle compagnie assicurative (4%), blog forum e social network (4%).