Pensioni a garanzia dell’anticipo per il mutuo dei figli. La proposta dei lib-dem non piace agli addetti ai lavori

A presentare la proposta ai media è stato Nick Clegg. “It is a pension-from-property scheme”, ha spiegato il leader dei lib-dem, che ha sottolineato come una simile possibilità garantirebbe a migliaia di ragazzi di realizzare il sogno di una vita e di divenire proprietari di un’abitazione, stimolando al contempo le compravendite immobiliari e aiutando l’economia ad uscire dalla fase di ristagno che sta attraversando.

Secondo i dati raccolti dal partito, in Gran Bretagna sarebbero presenti circa 250.000 famiglie con un patrimonio pensionistico di 40.000 sterline l’anno (più o meno 50.000 euro), che potrebbe facilmente essere utilizzato per costituire un anticipo per comprare la casa dei figli. Stando alle previsioni, almeno il 5 per cento di queste famiglie (12.500) sarebbe pronta a usufruire di questa possibilità nel momento in cui dovesse essere concessa.

 

Ma nonostante l’entusiasmo con cui Clegg ha presentato ai media questa idea, la stampa specializzata ha riempito pagine su pagine di interviste agli addetti ai lavori, che si dichiarano quasi unanimemente perplessi di fronte a questa opzione.

“Il nostro sistema pensionistico è progettato in modo tale da garantire alle persone che smettono di lavorare un tenore di vita adeguato, non per altri scopi” , ha dichiarato ad esempio Otto Thoresen, direttore generale dell’Association of british insurers. “Qualsiasi sistema che utilizzi le pensioni come garanzia deve assicurare che i titolare dei trattamenti pensionistici non si impoveriscano in modo eccessivo”.

Un parere negativo cui hanno fatto eco centinaia di voci, tra cui quella di Joanne Segars, direttore generale della National association of pension funds, che ha speigato come il Paese abbia “già un problema serio con la gente che risparmia troppo poco per la vecchiaia”, e quella di Ros Altmann, direttore generale della Saga, che l’ha definita apertamente “un’idea molto strana”.