PerMicro: nel 2024 erogati oltre 35 mln di euro a più di 3.000 progetti sul territorio

PerMicro LogoNel 2024 PerMicro ha sostenuto oltre 3.030 progetti con oltre 35 milioni di euro concessi. Il 39% delle imprese finanziate risulta guidato da donne e il 31% da giovani sotto i 35 anni. Sono oltre 9.000 beneficiari e 3.600 posti di lavoro nati portata avanti da PerMicro, che dalla sua fondazione nel 2007 a oggi, ha erogato oltre 40.000 crediti, per un valore complessivo che supera i 336 milioni di euro.

Sono i risultati raggiunti dalla società, presentati oggi a Torino insieme allo Studio sull’impatto economico e sociale dell’inclusione finanziaria, realizzato da Triadi, il centro di ricerca spin off del Politecnico di Milano e dedicato all’innovazione e all’impatto sociale.

“PerMicro è la più grande società che in Italia si occupa di inclusione finanziaria erogando credito a persone in condizioni di vulnerabilità su tutto il territorio nazionale, con una mission di inclusione sociale. Pur essendo una piccola realtà, rispetto ai colossi della finanza, siamo considerati un unicum in Italia e perfino in Europa. Desidero ringraziare il prof. Calderini e il dott. Guzzetti per il lavoro che hanno svolto nel rappresentare in cifre l’impatto generato dalla nostra azienda”, ha dichiarato la presidentessa Francesca Giubergia.

Principali risultati del 2024

Nel 2024 sono 3.030 i progetti sostenuti da PerMicro a favore di famiglie e piccoli imprenditori, con oltre 35 milioni di euro erogati e una crescita del 14% nell’assistenza alle microimprese e dell’8% in quella alle famiglie, rispetto all’anno precedente.

Si conferma l’attenzione verso i segmenti più fragili: nel 2024, il 39% delle imprese finanziate è guidato da donne (in crescita rispetto al 37% del 2023) e il 31% da giovani sotto i 35 anni, di cui 57 under 26.

L’impatto dei progetti sostenuti 2024 sarà valutato, coerentemente con la metodologia sviluppata, a distanza di 24/36 dall’erogazione; una scelta che consente di cogliere gli effetti consolidati delle azioni promosse.

“Il 2024 ci ha visto raggiungere per la prima volta nella nostra storia il pareggio di bilancio. Per noi tuttavia non è un traguardo, ma un nuovo punto di partenza. Siamo consapevoli che l’at­tuale modello e la sua conseguente strategia, possono essere in grado di generare valore economico e sociale, replicabile nel tempo. A conferma di questo, vi sono i numeri presentati dal team del Politecnico di Milano: guardiamo avanti con grande determinazione e con la volontà di consolidare la parte economica e incrementare i nostri volumi creditizi ad impatto sociale”, ha aggiunto Benigno Imbrianoamministratore delegato di PerMicro.

La misurazione dell’impatto sociale generato tra il 2009 e il 2022

Dalla sua fondazione nel 2007 a oggi, PerMicro ha erogato oltre 40.000 crediti, per un valore complessivo che supera i 336 milioni di euro.

L’impatto sociale misurato dalla ricerca per il periodo 2009-2022 mostra che sono oltre 9.000 i beneficiari del credito concesso da PerMicro, tra persone e microimprese, inizialmente escluse dai canali bancari tradizionali.

In 14 anni la società ha registrato una crescita media annua del 30% nelle somme erogate, passando da 1,5 milioni di euro nel 2009 a 26 milioni nel 2022.

Sono 3.601 i posti di lavoro creati grazie alle attività imprenditoriali nate con il sostegno di PerMicro, che hanno visto il coinvolgimento di donne, giovani sotto i 35 anni e cittadini stranieri.

Lo studio conferma il ruolo del microcredito quale strumento efficace per contrastare la precarietà: più di 1.700 imprenditori hanno migliorato la propria condizione lavorativa e oltre 2.500 hanno registrato un aumento del reddito mensile.

I vantaggi si estendono anche al sistema pubblico: la crescita del reddito e dei consumi generata dalle attività supportate ha comportato un incremento delle entrate fiscali per lo Stato, stimato in 123 milioni di euro tra imposte sul reddito e gettito derivante dai consumi. Inoltre, la riduzione della dipendenza da sussidi ha generato un risparmio per le casse pubbliche pari a 18,3 milioni di euro.

La misurazione dell’impatto sociale non è mai un punto di arrivo, ma un punto di partenza per comprendere i cambiamenti generati e adattare strumenti e strategie alle sfide emergenti. I risultati emersi dalla ricerca offrono una base solida per riflettere sul ruolo che il microcredito ha avuto, e può ancora avere, nell’inclusione economica e sociale. Il lavoro svolto con PerMicro mostra come la valutazione può contribuire non solo a rendicontare l’efficacia dell’azione, ma anche a promuovere un’evoluzione del microcredito, affinché continui a rispondere in modo efficace e mirato ai bisogni di chi resta ai margini”, ha concluso Mario Calderini, professore ordinario presso la School of management del Politecnico di Milano.