Prestiter ha ricevuto la certificazione per la parità di genere Uni/Pdr 125:2022, che attesta l’efficacia delle politiche aziendali nel garantire pari opportunità in termini di accesso al lavoro, livelli retributivi, opportunità di carriera e conciliazione tra vita personale e lavorativa.
La certificazione rappresenta “un riconoscimento significativo per Prestiter, che da sempre si impegna a creare un ambiente di lavoro realmente equo e inclusivo per tutti i collaboratori”, precisa la società in un comunicato stampa. E va ad aggiungersi al premio Best Workplaces™ for Women 2023, che riflette un modello aziendale basato sul rispetto e sul benessere di tutti i collaboratori.
“Mi fa piacere osservare che, come accaduto per la certificazione Great Place to Work, non abbiamo dovuto fare nessun adeguamento per ottenere questa certificazione. Eravamo già nativamente pronti, e non per procedura, ma per attitudine”, ha dichiarato il ceo Andrea Di Vincenzo.
L’azienda precisa di portare avanti da sempre politiche chiare e concrete sulle tematiche di parità di genere, garantendo a tutti pari opportunità e condizioni in termini di assunzione, salario, retribuzione, formazione, promozione e pensionamento. Inoltre, “promuove una crescita professionale equa per tutto il personale, basata sul merito e sulla professionalità, e contrasta ogni forma di discriminazione, inclusi: etnia e nazionalità, religione, invalidità, età, sesso, orientamento sessuale, appartenenza ad associazioni e sindacati, nonché orientamenti politici”.
Consapevole della responsabilità continua e dell’impegno a lungo termine che la nuova certificazione richiede, l’azienda ha istituito un Comitato interno di parità di genere, che si impegna nello sviluppo e nel controllo di un piano strategico per portare avanti concretamente la parità di genere definendo:
- i punti di forza e debolezza su cui intervenire,
- le azioni mirate per raggiungere determinati obiettivi,
- i percorsi formativi per sensibilizzare il personale su queste tematiche.
“La parità di genere è un tema di fondamentale importanza per tutte le aziende perché una cultura organizzativa basata sull’uguaglianza e sull’inclusione non solo favorisce la giustizia sociale, ma contribuisce anche a migliorare la produttività e l’efficienza”, conclude la nota stampa.