Prestiter rinnova il piano di welfare aziendale. I tre pilastri per incrementare fiducia e successo

Benessere, crescita, work-life balance. Sono i tre pilastri su cui si fonda il welfare aziendale di Prestiter, un programma rinnovato e ampliato di anno in anno.

Sentirsi valorizzati rafforza il legame con l’azienda e aumenta la motivazione. Ecco perché Prestiter ha fatto di questo principio un valore imprescindibile, investendo in un sistema di welfare che migliora la qualità della vita delle persone che lavorano in azienda e rafforza il senso di appartenenza”, afferma Andrea Di Vincenzo, ceo della società agente in attività finanziaria di Prestitalia.

Dalla copertura sanitaria alla gestione flessibile del tempo, i capisaldi del welfare aziendale

Prestiter ritiene che il welfare aziendale sia un elemento chiave per il benessere e la crescita delle persone. E nel tempo ha deciso di puntare su tre fattori:

  1. benessere, attraverso una copertura sanitaria che garantisce assistenza medica in caso di necessità e programmi di wellbeing, con iniziative dedicate alla salute mentale e fisica e volte a ridurre lo stress e migliorare la qualità della vita;
  2. crescita, da un lato, mediante la formazione continua con contributi per corsi, aggiornamenti professionali e attività culturali e, dall’altro, sostenendo lo sviluppo personale, con l’accesso a eventi e iniziative che arricchiscono competenze e conoscenze;
  3. work-life balance, per mezzo di iniziative volte a una gestione più flessibile del tempo e buoni pasto.

La salute e lo sviluppo personale rappresentano una priorità per Prestiter. Per questo offriamo ai nostri collaboratori una copertura sanitaria e iniziative che possano migliorare la loro qualità di vita. Ci impegniamo inoltre a creare un ambiente di lavoro stimolante e dinamico, a ridurre lo stress e migliorare la soddisfazione professionale. In questa logica abbiamo introdotto anche i buoni pasto, che rappresentano non solo un sostegno economico ma un aiuto concreto per gestire meglio la giornata lavorativa”, aggiunge Andrea Di Vincenzo.

Dal benessere alla fiducia; dalla fiducia alla crescita: un circolo virtuoso

Negli ultimi anni il dibattito sulla leadership ha portato alla luce il ruolo ricoperto dalla fiducia nel successo delle organizzazioni. Secondo lo studio di Paul J. ZakThe Neuroscience of Trust” (Harvard Business Review, 2017), le persone che lavorano in aziende ad alta fiducia dichiarano livelli di stress più bassi (+74%), produttività più elevata (+50%) e maggiore energia (+104%).

Ci siamo dunque chiesti: come si costruisce questa fiducia? Si tratta di un equilibrio che si rafforza con scelte concrete e, tra queste, il welfare aziendale. Investire nel welfare significa costruire un ambiente dove le persone si sentono parte di un progetto più grande, riconosciute e supportate – conclude Andrea Di Vincenzo -. Questo rafforza la fiducia nella leadership e l’impegno nel lavoro. La fiducia, infatti, nasce dall’attenzione alle persone, dalla creazione di opportunità e dalla volontà di mettere il loro benessere al centro. In un mondo in cui il talento è la risorsa più preziosa è proprio l’attenzione al benessere delle persone e la creazione di legami di fiducia che determina il futuro delle aziende di successo”.