Prestiti, Abi: contrazione del 2,3% a marzo. Tassi sui mutui in ribasso al 3,6%

Ecco le principali evidenze che emergono dal rapporto mensile:

1. A marzo 2013 l’ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia è nettamente superiore all’ammontare complessivo della raccolta da clientela.

2. La dinamica dei finanziamenti a famiglie e imprese si conferma in lieve flessione, di intensità minore rispetto al mese precedente: la variazione annua è pari a -2,3%, a marzo 2013, dal -2,6% di febbraio 2013 (cfr. Tabella 1). L’andamento è in linea con l’evoluzione delle principali grandezze macroeconomiche (Pil e Investimenti).

3. A seguito della crisi in atto, la rischiosità dei prestiti rimane elevata (le sofferenze nette hanno toccato a febbraio 2013 quota 61,7 mld, le lorde 127,7 mld); il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è pari a 3,2% a febbraio (3,4% a gennaio 2013; 2,6% a febbraio 2012).

4. A marzo 2013, i tassi di interesse sui prestiti sono in lieve flessione e sempre su livelli bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,74% (3 centesimi al di sotto del mese precedente e -40 punti base rispetto a marzo 2012). Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso al 3,40% (dal 3,48%), mentre il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni al 3,66% (dal 3,76% del mese precedente).

5. Permane negativa la dinamica su base annua delle obbligazioni, cioè della raccolta a più lungo termine (-8,2%, con una riduzione su base mensile in valore assoluto di circa -10 miliardi di euro), mentre l’andamento su base annua della raccolta complessiva (depositi da clientela residente più obbligazioni) rimane positiva (+1,5% a marzo 2013; +2,4% a febbraio 2013). E’ ancora sostenuto il trend dei depositi (+6,6% contro +7,2% di febbraio 2013).

6. A marzo 2013 il tasso medio sulla raccolta bancaria da clientela (depositi più obbligazioni più pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) si è collocato al 2,03%, (2,04% a febbraio 2013). Il tasso praticato sui depositi è sostanzialmente stabile (1,16% contro l’1,15% di febbraio 2013) ed è in lieve aumento quello sulle obbligazioni (3,44% contro il 3,40%). In frazionale diminuzione quelli sui PCT (2,62% contro 2,64%).

7. Lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie è risultato a marzo 2013 pari a 171 punti base, 2 punti base inferiore a quanto registrato a febbraio 2013 e 32 punti base al di sotto del valore di marzo 2012. Prima dell’inizio della crisi finanziaria tale spread superava i 300 punti.

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