In questo contesto, i tassi sui prestiti alle imprese appaiono in leggera diminuzione e quelli sui mutui erogati alle famiglie tendono invece a salire. I numeri forniti da Palazzo Koch mostrano che i tassi d’interesse sui nuovi finanziamenti alle società non finanziarie di importo superiore a 1 milione di euro sono diminuiti al 2,90% (3,10 a gennaio); quelli di importo inferiore a tale soglia sono stati pari al 4,38% (4,39 nel mese precedente). I tassi d’interesse sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono risultati pari al 3,94% (3,92 a gennaio); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono aumentati al 9,78% (9,59 a gennaio). I tassi passivi sul complesso dei depositi sono invece diminuiti all’1,15% dal mese dall’1,17 di trenta giorni prima.
A risultare in aumento sono anche gli impieghi “deteriorati”, con un tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze lorde salito al 18,6% rispetto al 17,5 di gennaio.
La raccolta degli istituti continua comunque ad aumentare: il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato ha segnato un incremento del 7,8% (contro il 7,7 di gennaio) e la variazione tendenziale della raccolta obbligazionaria è stata pari a meno 0,8% (rispetto al più 2,2 del mese precedente).
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