Secondo gli istituti di credito, si legge nel rapporto, le tensioni che permangono dal lato dell’offerta riflettono la percezione del rischio connesso alle prospettive sull’attività economica.
Le politiche di offerta di mutui alle famiglie hanno fatto registrare, al contrario, un moderato irrigidimento come reazione al peggioramento delle prospettive sull’attività economica e del mercato immobiliare.
Ancora, resta debole la domanda di prestiti da parte delle imprese, risentendo dell’andamento degli investimenti fissi e delle richieste per scorte e capitale circolante.
Il peggioramento riscontrato nella richiesta di mutui rifletterebbe il deterioramento delle prospettive del mercato degli immobili residenziali e della fiducia dei consumatori. Le aziende di credito hanno segnalato un leggero miglioramento delle loro condizioni di accesso ai mercati all’ingrosso.
I risultati dell’indagine della banca centrale europea relativi alle banche italiane, spiega Palazzo Koch, sono in linea con quelli dell’Eurozona
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