Prestitionline: l’impatto dell’aumento dei tassi sui finanziamenti e il possibile “rifugio” nella cessione del quinto

Prestitonline Logo Prestitionline.it LogoAnche se i tassi di interesse dei prestiti personali, a differenza di quelli dei mutui, non variano direttamente con le fluttuazioni dei tassi è comunque possibile che i prezzi dei prodotti vengano adeguati ai nuovi tassi di interesse. E in questo caso l’impatto non sarebbe irrilevante soprattutto per i prestiti con una durata più lunga. In ogni caso, un’alternativa interessante può essere rappresentata dalla cessione del quinto dello stipendio, che permette di ottenere importi più alti a tassi più bassi rispetto a quelli dei finanziamenti personali. A sostenerlo è l’Osservatorio finanziamenti di Prestitionline, che si sofferma sui possibili rincari sulle rate mensili e analizza l’andamento delle erogazioni nel trimestre in corso (dati aggiornati a fine agosto (ndr).

Impatti della manovra Bce: cosa succede alle rate dei prestiti se aumentano i tassi?

Quale sarà adesso l’impatto dei recenti aumenti dei tassi sul mercato dei prestiti personali? Prestitionline ha ipotizzato un aumento dei tassi medi dei prestiti di 75 punti base nel mese di ottobre, come reazione all’aumento comunicato dalla Bce a settembre, e di ulteriori 75 base a dicembre, in seguito a un previsto terzo aumento nella riunione del consiglio direttivo di fine ottobre.

Secondo i dati disponibili sul comparatore, oggi il migliore tasso per un prestito liquidità di 10.000 euro a 3 anni è pari al 5,53%, equivalente a una rata di 304 euro al mese. Ipotizzando un aumento di 75 punti base nel mese di ottobre 2022, un nuovo prestito stipulato avrebbe un tasso del 6,69% con una rata mensile da 307 euro (+1,1%). Nel caso di un secondo aumento di 75 punti base, la rata si alzerebbe a 311 euro al mese, pari al 2,2% in più.

L’impatto sarebbe ancora più significativo per un prestito ristrutturazione da 20.000 euro da rimborsare in 7 anni: in seguito a un aumento di 75 punti base la rata mensile passerebbe da 296 euro medi a 304, pari a 672 euro complessivi da rimborsare in più (+2,6%). Nel caso di un ulteriore aumento dei tassi la rata diventerebbe di 311 euro, portando l’incremento a +5,1%.

Tassi medi: lievi rialzi ad agosto, ma meno interessi rispetto al 2020

L’Osservatorio finanziamenti di PrestitiOnline.it evidenzia come i tassi per i prestiti personali siano stabili e non abbiano ancora risentito del contesto attuale di aumento tassi e alta inflazione. Infatti il tasso medio del 2022 si attesta al 6,80%, solo 15 bps più alto rispetto al 2021, e inferiore ai dati del 2020 (Taeg medio del 6,86%) e del 2019 (7,14%).

I migliori tassi rimangono significativamente più convenienti dei tassi medi, evidenziando l’importanza della comparazione per ottenere le migliori offerte: il miglior Taeg per un prestito personale nel trimestre corrente è pari a 5,75%, per una Cessione del Quinto per privati 4,37%, per pensionati 3,91% e per i dipendenti pubblici 3,24%. La varietà di soluzioni disponibili e i tassi bassi della cessione del quinto per ora mettono al sicuro anche dalle prospettive più pessimistiche di rialzo dei tassi. 

Stabile l’interesse per la liquidità; seguono auto usata e ristrutturazione

Nel trimestre in conclusione quasi 2 italiani su 3 richiedono una tra queste tre finalità: liquidità (29,2% del mix), acquisto auto usata (18,3% del mix) e ristrutturazione (14,6% del mix). Esattamente tre anni fa, pochi mesi prima dello scoppio della pandemia, il podio era molto più equilibrato, e l’interesse degli italiani era focalizzato sull’acquisto di un’auto (20,4% del mix) o sulla ristrutturazione (20%), rispetto all’ottenimento di somme di denaro per spese correnti (17,4%). Si segnala anche una leggera crescita delle richieste di prestito per arredamento (+9,6% rispetto al trimestre precedente), forse spinte della scadenza al 31 dicembre 2022 dei bonus governativi che permettono di accedere ad agevolazioni sulle ristrutturazioni. Secondo la rilevazione di PrestitiOnline.it restano invece stabili gli importi medi richiesti, intorno agli 11.700 euro, la durata media di poco più di 5 anni (il 66% del totale delle richieste è sotto i 5 anni) e l’età media di circa 43 anni dei richiedenti (il 64,1% del totale è tra i 36 e i 55 anni).

La cessione del quinto: una valida alternativa per l’aumento dei tassi?

La cessione del quinto è un prodotto sempre più richiesto soprattutto per la possibilità di ottenere prestiti con importi alti a tassi di interesse sensibilmente più bassi rispetto a quelli dei prestiti personali. I richiedenti ormai non sono più unicamente dipendenti pubblici e pensionati, nel trimestre corrente i privati rappresentano oltre il 60% delle richieste.

Grazie ai tassi più bassi la cessione del quinto è scelta dai consumatori alla ricerca di importi abbastanza alti, in media 19.700 euro rispetto ai 11.300 dei prestiti personali, e con durate medie più lunghe (8 anni rispetto a 5 per i prestiti personali).

Se gli aumenti dei tassi di interesse di riferimento avranno un impatto significativo sui tassi dei prestiti personali, molti consumatori potranno valutare come alternativa le cessioni del quinto, valutando bene pro e contro di una soluzione che sta passando da uno strumento di nicchia solamente per alcune tipologie di consumatori a uno strumento sempre più utilizzato.