Primo osservatorio Anima Sgr sul risparmio delle famiglie italiane

I progetti degli italiani, nonostante la crisi

Anche in un contesto economico difficile, la maggior parte degli italiani non rinuncia ai propri progetti, non solo per gestire la contingenza e rispettare gli impegni presi, ma anche per soddisfare alcuni desideri: due italiani su tre (62%) esplicitano almeno un progetto da realizzare
nei prossimi mesi.

Oltre ai progetti “stagionali” di vacanze (29% del campione), assume importanza la costruzione di “riserve finanziarie” per fare fronte all’incertezza: il 22% degli intervistati progetta la costruzione di un “fondo emergenze”, il 13% accumula capitale come riserva di sicurezza per il futuro.

Seguono altri progetti di vita importanti: l’istruzione dei figli (8%), il rimborso di mutui/finanziamenti (8%), l’aiuto economico nei confronti dei familiari (7%), l’acquisto/ristrutturazione di abitazioni (7%), l’acquisto di altri beni importanti (5%) ed il matrimonio (25).

Da segnalare che solo il 3% del campione intervistato ha in mente la costruzione di una pensione integrativa.

Sì alla “spending review”, ma per difendere i propri risparmi

A fronte dei progetti dichiarati, emerge la volontà degli italiani di superare la crisi attraverso una revisione del proprio “bilancio familiare”: il 68% degli intervistati intende ridurre le spese superflue ed un 13% appare propensa ad intervenire anche su quelle importanti.

Tutto questo a beneficio della componente di risparmio: il 43% degli intervistati ha l’obiettivo di incrementare i propri risparmi, percentuale che sale al 63% se riferita al sotto-campione di italiani “risparmiatori/investitori” (definito in funzione del possesso di strumenti di investimento in aggiunta rispetto al conto corrente).

L’utilizzo di quanto già risparmiato fino ad oggi (14%) ed il ricorso a pagamenti rateali (8%) sembrano essere strategie fortemente minoritarie, presumibilmente anche in funzione del contesto di incertezza sull’evoluzione della situazione economica. Si confermano quindi le grandi doti dei risparmiatori italiani che, tra parsimonia e pragmatismo, stanno scartando le spese superflue, imparando a gestire al meglio le proprie risorse e a trasformare i limiti in opportunità.

La sicurezza prima di tutto

La “sicurezza” del prodotto è il primo fattore di scelta, proprio perché molte famiglie guardano ai risparmi come rifugio contro l’incertezza: la protezione del capitale investito (46%) e la garanzia di rendimento (35%) superano di gran lunga altri aspetti quali i costi contenuti (20%) e aspettative di rendimenti elevati (15%).

Rilevanti gli aspetti “relazionali”: la fiducia nei confronti degli intermediari e la valutazione sulla loro affidabilità sono ritenuti importanti per il 18% degli intervistati, percentuale che sale al 29% se riferita al sotto-campione di italiani “risparmiatori/investitori”.

In secondo piano le altre caratteristiche di prodotto, quali la possibilità di poter disinvestire rapidamente in caso di emergenza (13%), la semplicità nell’effettuare l’investimento (12%), la durata a breve termine (10%).

“La nuova Anima con questo osservatorio mantiene l’impegno, preso alla sua nascita, di investire in ricerca ed innovazione nel campo del risparmio, un valore italiano che ci prefiggiamo di difendere – commenta Pierluigi Giverso, direttore marketing -. L’ascolto delle aspirazioni e delle preoccupazioni delle famiglie italiane è alla base di tutte le innovazioni che mettiamo al servizio dei nostri partner commerciali e del milione di famiglie italiane che ci affidano i propri risparmi”.