La Corte d’Appello di Reggio Calabria ha assolto l’imprenditore reggino Alfonso Santo Martorano, la moglie Antonina Maesano e la figlia Carmen Miriam dall’accusa di associazione a delinquere e riciclaggio e ha disposto la revoca della confisca e la restituzione dei beni sequestrati a scopo cautelativo, perché “il fatto non sussiste”.
Con la sentenza n. 299/2024 del 31 ottobre scorso, la prima sezione penale ha accolto le tesi prospettate dai difensori ribaltando le ipotesi di reato originarie.
In primo grado Alfonso Santo Martorano era stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione, Antonina Maesano a 4 anni e 6 mesi, Carmen Miriam Maesano a 1 anno e 6 mesi di reclusione.
L’imprenditore reggino, operatore economico e fondatore del gruppo finanziario M3, è stato difeso dagli avvocati Mario Antinucci del Foro di Roma e Mario Mazza del Foro di Locri, mentre Antonina Maesano e Carmen Miriam Martorano sono state difese da Roberto Zanotti e Sabrina Tirabassi, entrambe del Foro di Roma.
Tra 90 giorni verranno depositate le motivazioni della decisione della sentenza.