Ragno (Antico), al governo: “Riapertura delle attività commerciali al dettaglio e sostegno economico alle imprese del comparto dell’oro”

Ragno, AnticoA seguito dell’emanazione da parte del governo delle misure normative per far fronte all’emergenza epidemiologica, l’Antico (Associazione nazionale tutela il comparto oro), si è rivolta al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai ministri Gualtieri, Patuanelli e Speranza chiedendo maggiore sostegno alle imprese appartenenti al settore aurifero, che hanno subito restrizioni operative e accusato forti riduzioni dei propri volumi d’affari. Con Nunzio Ragno, presidente dell’Antico, parliamo delle richieste avanzate e della situazione in cui versa il comparto.

Cosa avete chiesto all’esecutivo?
Abbiamo ritenuto opportuno e necessario chiedere al governo una riapertura degli esercizi commerciali al dettaglio di oro e di oggetti preziosi che si trovano nelle zone caratterizzate da uno scenario di massima gravità, le cosiddette Zone Rosse, e l’estensione generale delle misure di sostegno economico contenute nei vari Decreti Ristori a tutti gli altri operatori economici appartenenti al comparto aurifero, quali commercianti all’ingrosso e aziende di produzione. Questi soggetti, infatti, pur non avendo subito particolari restrizioni di tipo operativo, hanno registrato una forte contrazione dei volumi d’affari, tale da mettere seriamente in pericolo la propria futura sopravvivenza.  

Quali sono state le motivazioni a supporto delle vostre richieste?
Se non si garantisce un equo sostegno economico a tutti gli addetti del settore rischiamo di trovarci dinanzi a una vera crisi globale. L’operatività degli esercizi commerciali all’ingrosso di oro e di oggetti preziosi, nonché delle aziende di produzione e lavorazione di metalli in genere, è alimentata esclusivamente dalle richieste e dagli ordini dei dettaglianti che, tra l’altro, proprio in questo particolare periodo dell’anno hanno sempre registrato un forte incremento delle vendite per via degli acquisti natalizi. È evidente che se questi ultimi non possono operare a nulla servirebbero le misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica più elastiche previste per i grossisti e per le industrie di produzione.

Non si pongono dei problemi di sicurezza?
Le attività al dettaglio garantirebbero ovviamente il massimo rispetto dei protocolli di sicurezza e anticontagio individuati dal governo per gli esercizi aperti al pubblico. Basti pensare al fatto che le singole operazioni di vendita di oro e di oggetti preziosi sono svolte al netto di assembramenti e avvengono in modo separato da cliente a cliente, con paratia fatta di vetro, o altro, garantendo il trascorrere di un congruo lasso di tempo tra un’operazione e l’altra.