I dati del nuovo Rapporto sul credito italiano – trends & insights, divulgato oggi da Experian e relativo al mese di novembre, lasciano intravvedere alcuni interessanti segnali di fiducia, pur in uno scenario economico complesso quale quello attuale. In particolare, le richieste di mutui immobiliari segnano un andamento positivo ma anche prestiti finalizzati e personali, pur negativi in assoluto, registrano performance migliori rispetto al primo lockdown.
A novembre 2020 le richieste di mutui sono aumentate del 3% rispetto a ottobre e del 14% rispetto a ottobre 2019. È quanto emerge dal Rapporto sul Credito Italiano – Trends & Insights pubblicato oggi da Experian. L’analisi esamina regolarmente l’andamento delle richieste di strumenti finanziari sulla base dei dati disponibili nel sistema di informazioni creditizie della compagnia, che raccoglie oltre 80 milioni di posizioni.
Secondo Experian si tratta di un segnale sicuramente positivo, nonostante condizioni macroeconomiche che rimangono di incertezza. Soprattutto se si considera che nel corso del primo lockdown, tra febbraio e marzo di quest’anno, il calo era stato del 3,8%.
“Su questo dato influisce in positivo l’andamento del mercato immobiliare, con un generale incremento delle compravendite registrato a partire da settembre, ulteriormente amplificato dall’incremento delle surroghe, spinte dai tassi favorevoli”, precisa la società.
Domande di prestiti personali scesi del 21% a novembre 2020
Diverso è il discorso per le forme di prestito, il cui confronto con il mese di ottobre rimane infatti negativo, nonostante le iniziative lanciate a supporto del Black Friday: -17% per il prestito finalizzato e -21% per il prestito personale. I dati restano negativi anche rispetto allo stesso mese dell’anno passato, -19% per il prestito finalizzato e -47% per il prestito personale.
“Qui influisce in modo importante la più elevata propensione al risparmio che si registra, complice la generale incertezza economica, con un generale incremento dei depositi bancari (nei primi nove mesi dell’anno crescita dei risparmi delle famiglie del 3,4%, come evidenziato nell’ultimo rapporto di Banca d’Italia) e una maggiore prudenza verso forme di indebitamento – chiarisce il report -. Anche in questo caso però l’impatto del primo lockdown era stato decisamente più significativo, con un calo tra febbraio e marzo di quest’anno del 19,5% per il prestito finalizzato e del 50% per il prestito personale”.
Quarantenni, cinquantenni e sessantenni trainanti nelle richieste di mutui e prestiti
La generazione X (1960-1980) si conferma trainante in relazione a tutti gli strumenti finanziari presi in esame. È responsabile del 49% delle richieste di mutuo, del 50% delle richieste di prestito finalizzato e del 49% delle richieste di prestito personale. A livello geografico, la Lombardia guida nelle richieste di mutuo, per il prestito finalizzato questo ruolo è della Campania mentre, per la prima volta, la Sicilia è regina delle richieste di prestito personale, ruolo che di solito era della Lombardia.
“I dati riscontrati nel corso di questo mese possono essere interpretati con cauto ottimismo, nonostante la situazione di generale incertezza che stiamo ancora vivendo e le attuali chiusure regionali – dichiara Armando Capone, chief commercial officer di Experian -. Se i mutui riscontrano un incoraggiante segno positivo spinti dal dinamismo del mercato immobiliare, anche i prestiti mostrano dati migliori rispetto al primo lockdown. È segno di un’economia che tiene e che ci consente di guardare con una certa fiducia ai comportamenti dei consumatori per i prossimi mesi. Experian continua a guardare con attenzione all’andamento degli indicatori finanziari, mettendo a disposizione degli operatori le sue capacità di analisi”.